Aprono i parchi i centri estivi dal 1° giugno
Firmato il nuovo provvedimento sulle riaperture «Meglio che i nonni non accompagnino i bambini» Nuovo rinvio per discoteche, cinema, sagre e spa
Il governatore Luca Zaia ha firmato la nuova ordinanza sulle riaperture: da domani potranno riprendere la loro attività parchi divertimento, acquatici e zoologici
Dopo molti annunci, VENEZIA finalmente una data certa: i servizi per i bambini e i ragazzi da 0 a 17 anni potranno riaprire i battenti da lunedì 1°giugno, in tutto il Veneto. Attenzione: non stiamo parlando delle scuole - non ricominceranno le lezioni, su cui ha l’ultima parola il ministero dell’Istruzione che come noto ha rinviato tutto a settembre bensì dei servizi ricreativi e assistenziali per le famiglie e cioè centri estivi, campi scuola, asili e scuole materne, Grest, fattorie didattiche e tutti quei luoghi a cui di solito si rivolgono mamme e papà, costretti ad andare al lavoro, per l’accoglienza dei figli durante le vacanze estive.
La notizia è stata data ieri dal governatore Luca Zaia, che poche ore dopo ha firmato la relativa ordinanza subito pubblicata sul Bollettino della Regione. «Abbiamo deciso di attendere fino al 1° giugno e di non partire subito lunedì per due ragioni. La prima è che le sigle del settore (dalla Fism ad Assonidi, ndr.) ci hanno chiesto più tempo per adeguare le strutture e l’organizzazione alla nuove linee guida. La seconda è che il Dipartimento di prevenzione ci consiglia di attendere gli esiti del monitoraggio delle prime due settimane della Fase 2 per capire come sta andando».
I luoghi per i minori, per ovvie ragioni, sono infatti quelli che più facilmente si prestano ad assembramenti e gli scienziati continuano ad essere molto guardinghi al riguardo. Lo dimostra il fatto che mentre per la fascia d’età 4-17 anni il governo ha acconsentito ad affidarsi alle linee guida regionali (sono state condivise da tutti i presidenti di Regione riuniti venerdì pomeriggio in conferenza), per la fascia 0-3 anni si dovranno attendere
Zaia Lo slittamento dei centri estivi è stato necessario per consentire alle strutture di adeguarsi alle linee guida e per verificare i dati dei contagi
Via i guanti nei negozi È stato tolto l’obbligo di usare i guanti (ormai introvabili) nei negozi di abbigliamento
quelle su cui stanno lavorando i ministeri della Salute e della Famiglia insieme al Comitato tecnico scientifico nazionale. «I bambini dovranno essere considerati e trattati come un vero e proprio nucleo epidemiologico - ha spiegato Francesca Russo, direttore del Dipartimento di prevenzione - e dunque verranno creati piccoli gruppi che svolgeranno sempre attività separate, così da facilitare l’isolamento nel caso in cui si verifichino dei contagi. Abbiamo deciso di rendere obbligatoria, mentre per tutte le altre attività è facoltativa, la misurazione della temperatura per piccoli, educatori e genitori. L’igiene e la disinfezione viene descritta in maniera precisa dalla linee guida. Sono previste le mascherine per i bambini da 6 anni in su, spazi separati per fornitori estranei al contesto, i genitori non devono assembrarsi fuori dalle strutture. È meglio che il bimbo venga accompagnato sempre dallo stesso genitore, ed evitare accompagnatori da 60 anni in su. Sembrano misure molto restrittive - ha concluso Russo - ma questo è il contesto in questo momento. Se gli scenari saranno migliori, saremo più rilassati».
Per mamme, papà e nonni c’è poi un’ulteriore buona notizia: già domani, infatti, riapriranno le aree gioco nei parchi, unica valvola di sfogo per molti bambini soprattutto in città. «I Comuni avranno però la facoltà di far slittare la riapertura di qualche giorno nel caso in cui si rendessero necessarie operazioni di sfalcio, manutenzione, sanificazione» ha precisato Zaia. Via libera anche per le aree gioco inserite nei centri commerciali.
L’ordinanza firmata ieri, comunque, non attiene solo ai più piccoli. Sempre da domani potranno infatti riaprire anche parchi tematici, acquatici e di divertimento (si legga Gardaland, Acqualandia, Caneva World e simili), parchi zoologici (come quello di Bussolengo), i noleggi di auto, bici e moto. «La ratio è evidente - ha spiegato Zaia - parliamo di attività collaterali al turismo, che vogliamo far ripartire in grande stile con l’arrivo di giugno. In questo modo diamo il tempo agli operatori del settore di farsi trovare preparati». Sempre da domani potranno ricominciare a lavorare informatori medici e del farmaco, guide turistiche e professioni della montagna (queste ultime su linee guida nazionali). Riaprono centri sociali, sedi culturali, circoli, sedi associative, club, università della terza età. Riparte la formazione professionale per laboratori, esami e tutoraggio. Nell’ordinanza ci sono pure alcune precisazioni, richieste a gran voce in questi giorni dalle associazioni di categoria: tra le più importanti, l’eliminazione dell’obbligo di utilizzare i guanti (introvabili) per visionare i vestiti nei negozi di abbigliamento.
Il governatore ha quindi annunciato un’ultima ordinanza, probabilmente l’ultima visto che la «Fase 2» è pressoché completata, nel corso della prossima settimana, con l’ultima tranche di riaperture «da fissare indicativamente per la metà di giugno», dati epidemiologici permettendo. Parliamo di cinema, teatri, luoghi per concerti, centri termali e centri benessere, discoteche, sagre e fiere. «E con quello dovremmo chiudere tutta la partita».
Le linee guida Per la fascia 0-3 anni saranno nazionali, per quella da 4 a 17 anni invece regionali