Architettura e paesaggio dopo l’emergenza progettare il futuro
Dopo la pandemia come saranno gestiti i luoghi dell’abitare, gli spazi pubblici, le dinamiche urbane? Come sarà fatta ripartire l’economia delle costruzioni? Come sarà il futuro delle nostre città e dei territori? Sono queste le domande cardine su cui si sviluppa la maratona live, promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che si chiuderà oggi su «architettiperilfuturo» (www.architettiperilfuturo.it). La nuova piattaforma online non ospiterà solo il confronto partecipativo fra l’intera comunità del settore, ma permetterà di raccogliere e condividere fino all’autunno suggestioni, idee e contributi che confluiranno in una proposta articolata da sottoporre alle istituzioni. Oltre a quelli del Presidente del Cnapp Giuseppe Cappochin e del Comitato Scientifico, la maratona online «L’architettura è cultura e bene comune» vede più di 400 interventi che ruotano attorno a cinque grandi temi: «Progettare secondo le sfide globali 2030/50», «l’Italia, una rete di Resilient Cities», «La sostenibilità dell’abitare», «Rigenerazione urbana: luoghi pubblici, servizi, mobilità e partecipazione», e «Nuovi modelli virtuosi». Su «architettiperilfuturo» verrà anche pubblicato il manifesto «L’architettura è cultura e bene comune» elaborato in queste settimane dal Cnappc che contiene il programma per le «Città e i territori del futuro». (f.ver.)