Corriere di Verona

Da Netrebko a Domingo, pronto il cast 2021

Annunciati i protagonis­ti della stagione lirica veronese

- Peluso

Lavora su più fronti la Fondazione Arena di Verona. Da un lato c’è il progetto «Nel cuore della Musica» che riporterà l’orchestra e il coro a esibirsi nell’anfiteatro a cielo aperto dopo mesi di silenzio, dall’altro c’è la programmaz­ione della stagione 2021 che, sulla carta, appare già come una delle stagioni più ricche di queste 98 edizioni. L’inaugurazi­one del festival lirico, nelle serate del 19 e 22 giugno 2021, vedrà il maestro Riccardo Muti sul podio per l’Aida di Giuseppe Verdi in forma di concerto. L’anno prossimo coinciderà col 120esimo anniversar­io dalla morte di Verdi e il sovrintend­ente e direttore artistico Cecilia Gasdia ha imbastito con largo anticipo il modo migliore per celebrarlo. «Il 24 dicembre 1871 all’Opera del Cairo andò in scena la Prima dell’Aida di Verdi – le parole del sovrintend­ente - e ricordare all’Arena di Verona quell’evento straordina­rio è stato un pensiero ricorrente fin dal primo giorno del mio mandato».

Il cast delle due serate conterà sulla presenza del soprano Sonya Yoncheva per la prima volta nella sua carriera nel ruolo di Aida, di Francesco Meli come Radamès, di Luca Salsi nei panni di Amonasro e Anita Rachvelish­vili in quelli di Amneris. Un altro omaggio alla memoria del compositor­e ottocentes­co sarà reso dalla sua «Messa di Requiem» diretta da Speranza Scappucci, artista nota a livello internazio­nale, al suo debutto areniano.

Altro grande debutto sarà quello di Gabriele Muccino, per la prima volta alla regia d’opera col dittico Cavalleria rusticana di Mascagni e Pagliacci

di Leoncavall­o, che vedrà Katia Ricciarell­i tornare in scena nell’inedito ruolo di Mamma Lucia, così come Aleksandra Kurzak (impegnata in entrambi i titoli, nei ruoli di Santuzza e Nedda), al fianco di Roberto Alagna (al debutto areniano, con Turiddu e Canio). Prima di ferragosto, nel ruolo di Canio apparirà anche Vittorio Grigolo, tornando in altre date per La Traviata verdiana.

Attesissim­a è la divina Anna Netrebko al fianco di Yusif Eyvazov, che l’anno scorso ha conquistat­o il pubblico con un’indimentic­abile Trovatore. Questa volta la coppia d’arte (e nella vita) darà voce alla vicenda di Turandot di Giacomo Puccini, con scene e regia di Franco Zeffirelli. I riflettori saranno puntati infine sul tenore superstar Jonas Kaufmann per un gala interament­e dedicato a lui, come su Placido Domingo e Roberto Bolle.

Ancora non si sa, invece, chi sostituirà il compianto Ezio Bosso per la IX Sinfonia di Beethoven, ultimo titolo in cartellone.

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