Hellars, ritornano gli allenamenti di squadra da oggi
Giovedì le date ufficiali: probabile metà giugno ma c’è da recuperare anche la gara col Cagliari
Si riparte. E lo si fa sul serio. Oggi il Verona riprende gli allenamenti di squadra.
Pallone, partitelle, parte tattica, esercizi di gruppo: non accadeva dall’11 marzo, dal giorno in cui fu decretato, anche per il sistema calcio, il lockdown. Sono trascorsi, da allora, settantacinque giorni. Dall’8 maggio, i giocatori dell’Hellas hanno ricominciato la preparazione, prima individualmente, dopo con la suddivisione a scaglioni, al centro sportivo di Peschiera del Garda. Adesso, validato il protocollo Figc e approntate tutte le misure necessarie, i gialloblù tornano ad allenarsi insieme.
Il summit decisivo
L’orizzonte disegnato dal campo è di là da venire. Giovedì ci sarà l’incontro tra il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e i vertici della Federazione (Gabriele Gravina) e della Lega A (Paolo Dal Pino). Un appuntamento da cui uscirà la data in cui riprenderà il campionato. Il 13 giugno, oppure il 20, con questa seconda ipotesi che appare più probabile per ragioni di tempistica.
Le squadre devono recuperare una condizione che si è esaurita nei mesi dell’isolamento, con il programma atletico «domestico» che non può essere considerato neanche un surrogato di quanto viene effettuato giorno per giorno sul campo. Una volta avuta l’indicazione ufficiale sul nuovo inizio, il percorso verrà fissato punto su punto al Verona, dallo staff, da Ivan Juric e dai suoi collaboratori: il preparatore atletico, Paolo Barbero, il vice dell’uomo di Spalato, Matteo Paro, dall’allenatore dei portieri, Massimo Cataldi, e degli altri componenti della struttura tecnica dell’Hellas.
Il Verona potrebbe debuttare comunque in anticipo, l’11 o 17 giugno, perché deve giocare la partita con il Cagliari che fu rinviata il 23 febbraio. Un impegno in casa, in un Bentegodi che sarà senza pubblico e che resterà tale per mesi, di certo per l’intero tratto che condurrà al termine della stagione. L’ultimo Consiglio federale ha stabilito che si debba arrivare a chiusura entro il 20 agosto. Visto che c’è da completare anche la Coppa Italia, per la A – aspettando che siano effettuate le comunicazioni del caso sulla revisione del calendario – si andrebbe fino al 10. Al massimo in due mesi, quindi, l’Hellas disputerebbe tredici gare, a temperatura elevata, con un tasso d’umidità che sarà alto,
con un rischio d’infortuni palese e tante incognite da «sminare».
Le certezze atletiche
Prima della sospensione del campionato, il Verona è stato
tra le squadre che hanno corso di più e meglio della Serie A. Per l’Hellas, la statistica dice di una media di 109,688 chilometri coperti per partita. A fare meglio, oltre al Lecce, solamente l’Inter e la Juventus,
Juric sta martellando già la truppa: dopo il lungo stop occorre ripartire con la carica dinamica che aveva portato a grandi risultati
prima e terza in questa graduatoria e a parti invertite nella classifica che conta.
Significa che il Verona ha tenuto sempre il piede sull’acceleratore, che ha innescato il turbo a ripetizione, che ha fatto dell’atletismo organizzato un punto di forza determinante.
Proprio per questo l’allenatore Juric martella, a Peschiera, e l’ha fatto fin dalle prime sedute singole: il tempo sospeso vissuto nel pieno della pandemia ha, com’è inevitabile che sia, rallentato l’innesco del motore. Le operazioni per farlo girare come prima sono cominciate. Da questo pomeriggio procederanno a ritmo sostenuto.