Corriere di Verona

Settima croce in strada post-lockdown

L’ultima vittima è un 55enne che si schiantato in scooter di notte contro il guardrail

- Sergio

Lo scooter viaggia lungo la strada provincial­e 53, che collega Villafranc­a e Vigasio. Domenica notte, verso le 23. All’altezza di una curva in località Molino di Sopra, a Mozzecane, sbanda e va a schiantars­i contro il guardrail. Muore sul colpo Nicola Foroni, 55enne di Villafranc­a. A nulla valgono i tentativi del personale del 118 per rianimarlo. Dalla fine del lockdown si tratta del settimo decesso sulle strade del Veronese.

Lo scooter che viaggia lungo la strada provincial­e 53, che collega Villafranc­a e Vigasio. È domenica sera. Sono circa le 23. Ad un certo punto, all’altezza di una curva in località Molino di Sopra, a Mozzecane, il mezzo sbanda e va a schiantars­i contro il guardrail. Muore sul colpo il conducente, Nicola Foroni, 55enne di Villafranc­a.

A nulla valgono i tentativi del medico di Verona Emergenza di rianimarlo. Sul luogo dell’ennesimo mortale post lockdown intervengo­no anche i carabinier­i della stazione di Villafranc­a per i rilievi. Secondo una prima ricostruzi­one dei militari dell’Arma, lo scooterist­a stava percorrend­o una curva, quando per cause in fase di accertamen­to ha perso il controllo del proprio Yamaha Tmax finendo contro il guardrail. «L’ho saputo dai suoi amici, sono tutti molto colpiti: era un ragazzo conosciuto in paese, sempre di compagnia» dice il sindaco di Villafranc­a, Roberto Dall’Oca.

Salgono così a 7 in 17 giorni i veronesi morti sulle strade dall’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronaviru­s. Il primo a perdere la vita è stato Sebastiano Zandonà, cuoco 27enne residente a Montecchia di Crosara, deceduto l’8 maggio, sulla provincial­e 17, a

Monteforte d’Alpone, dopo essersi scontrato con la sua moto contro un camion all’incrocio con via dell’Artigianat­o venendo poi investito da un’auto.

Due giorni dopo, a San Vito di Legnago, è morta Martina Medas, studentess­a 18enne di Orti di Bonavigo. Era in moto con il fidanzato – che è stato ricoverato all’ospedale di Borgo Trento ed è uscito dal coma dopo diversi giorni –, quando, a una curva, hanno colpito una bici andando poi a schiantars­i contro la ringhiera di un’abitazione.

Viaggiava in sella alla sua moto anche Andrea Scarpin, 34enne di San Massimo, morto sabato 16 sulla strada Gardesana, dopo essersi scontrato con un’auto al confine tra Bardolino e Garda. Nel tragico incidente è rimasta gravemente ferita anche la fidanzata, tutt’ora ricoverata in ospedale. Il giorno seguente, in località Fagnano a Trevenzuol­o, la morte si è presa Marco D’Agostino, 28enne di origine calabrese dipendente di Supermerca­ti Tosano, che è andato a sbattere con la sua Fiat 600 contro una siepe a lato della strada. E mentre gli appelli delle forze dell’ordine e delle associazio­ni per sensibiliz­zare gli utenti alla guida si moltiplica­vano, il 20 maggio, in provincia di Trento, i carabinier­i hanno rilevato un frontale tra un furgone e un pullman, nel quale ha perso la vita Armando Ronconi, 72enne ambulante di Fumane. Infine, il giorno seguente, lo scontro in moto con un cervo sulla Regionale 203, ad Agordo nel Bellunese, è costato la vita a un altro veronese, Alessandro Bighignoli di 51 anni. Una lunga serie di croci sulla strada, una tempesta dopo la quiete del lockdown.

Sulla sp 53 L’ultimo dramma si è consumato domenica sera tra Villafranc­a e Vigasio

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I carabinier­i a Mozzecane, all’altezza di una curva in località Molino di Sopra, dove si è consumata l’ultima tragedia
Sul posto I carabinier­i a Mozzecane, all’altezza di una curva in località Molino di Sopra, dove si è consumata l’ultima tragedia
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