La figlia di Shylock Le scenografie diventano virtuali
La nuova produzione dello Stabile utilizza tecnologia digitale, la protagonista resta a casa mentre recita il testo di Emiliani tratto da Shakespeare. Sabato la prima
Teatro e tecnologia fuse insieme per dar vita a un prodotto nuovo e inedito: poggia su queste basi l’ultima produzione del Teatro Stabile del Veneto, La figlia di Shylock. Sei troppo caro, perché io ti possegga. Dal testo che Giuseppe Emiliani ha scritto ispirandosi al Mercante di Venezia di William Shakespeare è nato uno spettacolo pensato, costruito, interpretato interamente da casa e realizzato grazie alla scenografia virtuale in tempo reale ideata da Federico Cautero per lo studio di progettazione 4DODO. Il debutto, in prima assoluta, è in calendario per sabato 30 maggio (alle ore 20) sui canali social dello Stabile, Youtube, Instagram, Faceboock, all’interno del palinsesto di «Una stagione sul sofà».
La regia è dello stesso Emiliani che ha diretto da remoto la giovane Margherita Mannino. I costumi sono creazione di Stefano Nicolao; le musiche sono eseguite alla fisarmonica da Luca Piovesan. Filo del racconto è la fantasiosa conoscenza tra Jessica, la figlia di Shylock, e William Shakespeare da poco giunto a Venezia assieme al suo amante, il conte di Southampton. Una sfortunata storia di amore tra la giovane ebrea e il Bardo
in cerca di ispirazione, sullo sfondo di una Venezia luogo di incontri, di intrighi, di passioni travolgenti. Una Venezia dove le apparizioni tendono a prendere corpo, i sogni a farsi realtà.
«Non avrei mai immaginato di poter dirigere un mio testo teatrale lavorando a distanza - afferma Emiliani -. Io dalla provincia di Venezia, l’attrice dalla provincia di Treviso, lo scenografo e il suo staff dalla provincia di Udine, il costumista da Venezia e il musicista da Bruxelles. Non avrei mai immaginato, prima d’ora, di poter allestire un mini-set cinematografico, dirigere da remoto le riprese e poi montare in diretta il video all’interno di una scenografia virtuale tridimensionale, mutabile, che si compone in tempo reale. È un’avventura pazzesca. Ma possibile!»
A renderla realizzabile è l’evoluzione della tecnica di
costruzione di una scenografia virtuale che 4DODO sviluppa dal 2012 nell’ambito del teatro, degli spettacoli, degli eventi e delle installazioni multimediali. L’attrice ha dunque recitato dal salotto di casa riprendendosi autonomamente grazie a un sistema e un’infrastruttura sviluppata appositamente da 4DODO per consentire la gestione in tempo reale delle riprese e delle inquadrature da remoto.
Analogo procedimento è stato seguito per le musiche e per la creazione dei costumi che Stefano Nicolao ha proposto virtualmente fino a trovare la texture adatta alle nuove esigenze di luci e colori. «Il valore di questa produzione sta nell’unione e nello slancio creativo che siamo riusciti a trovare in un momento difficile per tutti e per il mondo del teatro – sostiene Massimo Ongaro, direttore del Teatro Stabile del Veneto – In queste settimane abbiamo cercato di non lasciare mai solo il nostro pubblico, mettendo in campo divertimento, interazione e riflessione sui nostri canali social. Grazie alla visione di Giuseppe Emiliani e all’ingegno di Federico Cautero abbiamo creato l’opportunità di innovare la scena e comunicare il teatro del futuro. Perché nessuna pandemia possa più fermare il talento e l’arte dei nostri attori, registi, scrittori, musicisti e tutte le figure indispensabili per il mondo dello spettacolo».