Movida, dopo gli appelli weekend senza assembramenti
(l.a.) Dopo la «notte brava» di venerdì , il fine settimana della movida veronese non ha creato problemi. Il sindaco, Federi9co Sboarina, dopo un incontro col prefetto e col comandante della polizia locale, ha spiegato ieri mattina che «i controlli e gli appelli al senso di responsabilità hanno avuto l’esito sperato». I controlli sono stati numerosi ma non è stata comminata neppure una multa. Sabato a tarda sera è arrivata anche la pioggia a calmare gli eccessi di entusiasmo, ma il sindaco ha spiegato di essere rimasto di persona in piazza Erbe fino alle 21 e di non avere riscontrato problemi. Sboarina (anche in vista del prossimo «lungo week end», che durerà da venerdì sera fino a martedì 2 giugno) ha peraltro ricordato come sia tuttora in vigore il «divieto di assembramenti» deciso dal governo, e ha ricordato ancora una volta come Verona abbia «tanti posti in cui andare a bere una birra o uno spritz in assoluta tranquillità, magari riscoprendo in questo modo anche parti della città che noi stessi conosciamo poco». Proprio da ieri, tra l’altro, un’ordinanza della Regione Veneto consente di riaprire circoli culturali e ricreativi, club ed anche le baite degli alpini, oltre che i parchi tematici che nella nostra provincia sono noti e numerosi, da Gardaland ad altri, e possono tornare a lavorare le guide turistiche. Sul tema degli «assembramenti causa spritz» continua intanto la polemica politica, e secondo Flavio Tosi l’ordinanza di Sboarina che vieta di consumare drink all’aperto e fuori dai locali (esclusi i plateatici) è «scritta male, grottesca, punitiva e inutilmente generalizzata a tutto il Comune, quando invece il problema è circoscritto alla sola piazza Erbe».