Chievo, test fisici in vista della ripresa Ora i tamponi e le analisi sierologiche
Corsa Playoff, giorni decisivi per capire le condizioni della rosa di Aglietti
Qui Chievo: primi accenni di fase due. Il club della Diga, ieri, ha fatto sostenere ai giocatori le visite d’idoneità (la validità si estende anche all’anno prossimo). Oggi, invece, toccherà ai tamponi e ai test sierologici. Tutto al Centro Atlante — strada Bresciana, poco fuori Borgo Milano — dove il direttore sanitario è Giuliano Corradini, responsabile dello staff medico clivense. Parliamo della struttura dove i calciatori della prima squadra svolgono la riabilitazione dopo gli infortuni. Da lì, dunque, si ricomincia. Entro domani il quadro della rosa, a livello di condizione e salute, dovrebbe essere chiaro. Non si allena dal 9 marzo scorso, il Chievo, quando affrontò il Cosenza, al Bentegodi: ultima partita disputata su un campo di calcio professionista sull’intero territorio italiano. Da allora a oggi sono passati oltre due mesi e mezzo, per la precisione 78 giorni: giusto per intenderci, tra la fine della scorsa stagione, quella della retrocessione, 25 maggio 2019, e il nuovo raduno, 8 luglio 2019, intercorsero 44 giorni. Quanto alla ripresa degli allenamenti di squadra, a Veronello, per adesso resta fissata la data di giovedì. Cioè il giorno in cui il governo darà l’okay o meno per riprendere i campionati. Finora, il Chievo non è andato oltre la possibilità di allenamenti individuali facoltativi, nella struttura di Calmasino, a due passi dal lago di Garda: chi voleva a correre, in solitaria, sul campo, senza contatti con l’allenatore, Alfredo Aglietti, e il preparatore atletico, Daniele Sorbello. Tornando a giovedì, Spadafora ha ricevuto il protocollo della Figc per la ripresa. Protocollo in cui non c’è il compromesso sperato, ovverosia, in caso di giocatore positivo al test del coronavirus, il passaggio da una quarantena di squadra all’isolamento fiduciario del giocatore stesso, con il resto della squadra a proseguire, come da regola adottata in Germania. Intanto, a Veronello, Aglietti aspetta la parola definitiva sulla stagione. Il tecnico toscano è stanziato lì e insieme a Sorbello studia da settimane gli aspetti fondamentali dell’eventuale via libera: uno è come far giocare il Chievo, l’altro è che tipo di preparazione atletica attuare. Il tempo sarebbe ristretto. Circa la B, s’ipotizzano tre date: sabato 20 giugno, martedì 23 e sabato 27. In pole ci sarebbe la seconda: meno di un mese, quindi, per tornare a una condizione accettabile con cui giocarsi partite decisive. Certezza: l’esigenza di finire il campionato entro il 20 agosto. Per quella data il Chievo, se si riparte, spera di aver centrato l’obiettivo fondamentale, anche per l’ossigeno economico che dà, ossia la promozione. Proprio Aglietti, due giorni fa, ribadiva che il salto diretto, sebbene difficile, rimane il primo tentativo da fare. A tal proposito, con dieci gare da giocare prima dei playoff, la seconda piazza è occupata dal Crotone, 49 punti: il Chievo gira al largo, 41 gettoni, ottavo posto, di fatto l’ultimo disponibile per i playoff stessi. In caso di nuovo start, molto lo diranno le prime tre gare da affrontare subito: proprio il Crotone in trasferta, poi Spezia e Frosinone in casa. Tre scontri diretti, quelli, dall’enorme peso specifico.