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Sul futuro di Agsm scende in campo un altro ex presidente. E se Michele Croce e Paolo Sardos Albertini si erano schierati contro l’aggregazione Agsm-AimA2A, Fabio Venturi, presidente dal 2015 al 2017, si dice invece decisamente a favore. Nell’ampio ufficio che fu per due anni il suo, Venturi ha avuto un lungo colloquio, ieri mattina, col presidente in carica, Daniele Finocchiaro. Al termine, il past-president ha spiegato di essere «convinto che la strada intrapresa da Agsm sia quella giusta». Venturi era stato nominato presidente dall’allora sindaco Flavio Tosi, assieme al quale aveva avviato le trattative con Vicenza per la fusione tra la multiutility veronese e quella vicentina, e prima ancora aveva aperto canali di dialogo con Lodi ma anche con la trentina Dolomiti. Oggi, dopo essersi allontanato da Tosi, Venturi guida il movimento civico Generazione Verona, nell’area politica di centrodestra. Venturi ha spiegato di aver chiesto lincontro a Finacchiaro, che «accettato di vedermi spiegandomi tra l’altro come nessuno di quanti parlano di ‘fusione sì, fusione no’ gli avesse chiesto un incontro». Conclusione? «Dopo due ore di domande e risposte e di proposte – ha spiegato Venturi – sono uscito convinto che la strada intrapresa sia quella giusta, e che il dialogo per il bene di Verona sia l’unica via da percorrere, mentre non lo è di certo quella degli esposti…». Esposti presentati invece da Croce e dallo stesso Tosi, per la mancata gara pubblica di selezione del partner industriale.