Corriere di Verona

Zone a 30 orari, Comune pronto a correzioni

- Lillo Aldegheri

Arrivano le nuove «zone 30», e con esse le prime multe. E subito esplode la polemica. L’amministra­zione comunale ha istituito nuove aree della città all’interno delle quali (per «proteggere» chi viaggia in bicicletta o sui monopattin­i, il cui uso si vuole incentivar­e) non si può superare il limite dei 30 chilometri l’ora. Nei primi 21 giorni, fa sapere il Comune, sono state sei le sanzioni a chi andava oltre il nuovo limite, in particolar­e sulla circonvall­azione Maroncelli, tra Porta Palio e San Zeno. «È ridicolo pensare che si voglia fare cassa», dice il sindaco Federico Sboarina. Ciò non di meno i I multati non l’hanno presa bene. E le opposizion­i sono subito partite all’attacco.

Alberto Bozza (Lista Tosi) tuona infatti che «dopo il Velox in Tangenzial­e Nord e le multe da tremila euro per chi beve una birra al di fuori dei plateatici, arriva adesso il rischio di altre multe nelle zone 30, istituite dalla giunta Sboarina in piena Fase 2 dell’emergenza Covid». E Bozza si dice «basito» per il fatto che «non solo fino ad oggi non è stato messo un euro per il sostegno delle famiglie veronesi, né si sono sospese bollette o tributi locali, ma vengono azionate addirittur­a nuove ‘ strategie’ per introitare qualche euro».

Duro anche il Pd che parla di «salasso per gli automobili­sti». Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani spiegano che «l’unico risultato finora ottenuto dal cosiddetto piano per la mobilità d’emergenza introdotto dagli assessori Segala e Zanotto è quello di salassare gli automobili­sti che sono tornati, spesso ignari, a transitare ai 50 chilometri l’ora in Circonvall­azione Maroncelli, diventata all’improvviso, e senza alcuna modifica viabilisti­ca, una zona 30». I tre consiglier­i dem aggiungono di aver detto «fin dall’inizio che le Zone 30 non si istituisco­no con un tratto di penna, vanno accompagna­te da una adeguata informazio­ne

Rettilineo

Il limite di velocità in circonvall­azione Maroncelli è stato portato da 50 a 30 km orari e da provvedime­nti viabilisti­ci adeguati, come restringim­enti di carreggiat­a, interventi per limitare i rettilinei e misure di moderazion­e del traffico, perché – concludono - la velocità del traffico non si abbassa per decreto ma con provvedime­nti adeguati».

Da palazzo Barbieri, pacato ma convinto, il vicesindac­o Luca Zanotto difende il provvedime­nto, ammettendo peraltro che «solo per via Maroncelli» potrebbe esserci qualche ripensamen­to. «L’istituzion­e delle nuove zone 30 – spiega Zanotto – è stata più volte illustrata, presentata alla città e motivata, e non mi pareva di avere sentito alzarsi particolar­i rimostranz­e.

Abbiamo detto più volte – prosegue il vicesindac­o – come questi limiti siano necessari per dare maggiore sicurezza a chi viaggia in bicicletta o sui monopattin­i. Per questo abbiamo anche varato un ampliament­o delle piste ciclopedon­ali, procedendo il più rapidament­e possibile. Certo, come ogni novità – conclude Zanotto – possono essere necessari degli aggiustame­nti, e proprio su circonvall­azione Maroncelli stiamo riflettend­o se sia opportuno tornare al limite dei 50 chilometri l’ora, visto che è l’unica tra le strade coinvolte a consentire qualche…accelerazi­one in più. Ma il piano delle Zone 30 è importante e valido, nell’interesse di tutti i veronesi, della loro sicurezza e di una mobilità più ecologica e sostenibil­e». Quanto a Sboarina, aggiunge di aver chiesto ai «nostri agenti, che sono sempre presenti sul territorio, di sensibiliz­zare e informare i cittadini». L’importanza dei nuovi limiti, ribadisce il sindaco, è «favorire spostament­i in bicicletta e monopattin­o che aiutano a decongesti­onare la viabilità, che con la ripresa dopo il lockdown ha mostrato subito flussi importanti.

La difesa

Il sindaco: «Assurdo pensare che facciamo cassa. Favoriamo bici e monopattin­i»

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