Fantic potenzia la produzione e prepara il monopattino, Askoll in scia ai bonus
mettere su una crescita senza più flessioni ora come ora sarebbe imprudente. Ma la domanda c’è. In Italia lo scorso anno sono state vendute 195 mila e-bike, il 20% in più rispetto al 2018. In Germania, si è arrivati a 1,36 milioni di esemplari, con un’accelerazione del 13%. Come dire anche che gli spazi di incremento in Italia sono vastissimi. «Noi lavoriamo sulla fascia medio-alta, mezzi che costano il doppio di quelli più diffusi – prosegue ancora Roman
– ma il nostro 3% di quota di mercato riteniamo possa facilmente arrivare all’8% in tempi brevi. I soli rallentamenti potrebbero venire dagli approvvigionamenti. La bici elettrica è un segmento con una catena di fornitura lunga e internazionale, ci servono telai, batterie, motori ed elettronica che arrivano quasi tutti da altri continenti».
Intanto si ragiona su strategie ad ampio spettro. Lunedì i vertici di Fantic hanno regalato
Il ministro Costa, in sella ad uno dei modelli di punta Fantic, insieme all’ad Mariano Roman (primo a destra) al ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, uno degli esemplari più recenti e parte della conversazione ha toccato un’iniziativa annunciata pochi giorni fa dalla società veneta. Quella di riconoscere in busta paga 0,25 euro per chilometro percorso ad ogni dipendente che si rechi al lavoro con una e-bike, eventualmente acquistabile attraverso una trattenuta mensile sulla retribuzione. «Se un modello simile fosse adottato da altre imprese – aggiunge Roman – e se incentivi così concepiti potessero rientrare fra le molte opzioni di welfare aziendale riconosciute con la contrattazione integrativa (cioè premi di produzione defiscalizzati, ndr), la spinta alla mobilità sostenibile in Italia risulterebbe interessante».
E il trasporto individuale urbano a trazione elettrica può pure esser declinato in forma di monopattino, che sta prendendo rapidamente piede. Non è per caso se anche Fantic debutterà a ottobre con un modello proprio e, pure in questo caso, tutt’altro che spartano: «Doppio motore, grande autonomia ed un cruscotto comandi da fare invidia – preannuncia l’ad – non anticipo altro. Fascia di prezzo? Fra 800 e mille euro».
A riporre grandi aspettative sugli effetti del Bonus Mobilità è nel frattempo anche Gian Franco Nanni, top manager della vicentina Askoll Eva, 17,5 milioni di ricavi nel 2019, società quotata in Borsa, pur’essa impegnata nello nella produzione e commercializzazione di bici e scooter elettrici. Il decreto, rileva Nanni, segna un punto di svolta per il nostro Paese verso la mobilità più sostenibile. Era un processo già in atto e stava rivoluzionando il nostro modo di vivere la mobilità nelle zone urbane, ma che necessitava di un ulteriore slancio; e che con questa norma riteniamo possa esserci». Gli incentivi, sottolinea ancora l’ad, «non puntano solo a promuovere l’acquisto dei mezzi privati come bici e monopattini elettrici, ma anche lo sharing con gli escooter e la realizzazione di piste ciclabili, fondamentali per la sicurezza». La società di Dueville presieduta da Elio Marioni pochi giorni fa ha donato 62 velocipedi a trazione elettrica alla Croce Rossa.
A fine anno avremo recuperato quanto perso
I 40 addetti in produzione non ci bastano più
Il Bonus mobilità è un punto di svolta per dare slancio ad un trend sulla mobilità già partito