«Fusione Agsm, ho agito su mandato di tutta la giunta»
Il sindaco interviene dopo l’ultimatum della Lega. Entro il 12 giugno sono attese le proposte alternative
Ancora una settimana importante per il futuro di Agsm: entro il 12 giugno dovranno infatti arrivare le proposte alternative da parte delle società Hera, Iren, Dolomiti ed Alperia, che sono state invitate ad indicare condizioni migliori di quelle indicate nel protocollo d’intesa tra Agsm, Aim Vicenza e A2A, se vogliono prendere il posto di quest’ultima nella grande aggregazione tra multiutilities.Intanto però, continua a tenere banco lo stallo politico del progetto, dopo il durissimo no della Lega ad ogni ipotesi di accordo proprio con A2A.Tema che sta mandando in ebollizione Palazzo Barbieri, e su cui ieri è sceso in campo personalmente il sindaco Federico Sboarina.
Spiegando, in primo luogo al Carroccio, che «il protocollo d’intesa sull’ipotesi Agsm-Aim-A2A era stato firmato con tutte le rappresentanze sindacali aziendali il 20 gennaio scorso, ed era stato inserito nella relativa delibera, che era stata approvata da tutta la giunta comunale, senza alcun dissenso: proprio per questo motivo – ha aggiunto il sindaco, alzando lievemente il
La sede di Agsm tono di voce – io ho agito su mandato dell’intera giunta. Un mandato chiaro – ha sottolineato Sboarina – in base al quale si era deciso tutti assieme di andare avanti (e non certo di restare fermi alla situazione attuale) garantendo tre condizioni: il mantenimento o l’aumento dei posti di lavoro, il mantenimento di legami col territorio e la crescita dell’Azienda mantenendo saldamente la maggioranza delle azioni in mano pubblica. Tre condizioni contro le quali non ho sentito alzarsi una sola voce. Quando avrò letto le condizioni che entro la fine della prossima settimana ci saranno proposte dalle altre quattro aziende del settore – ha proseguito il sindaco – sarò io il primo a valutare quali saranno le migliori».
Ricordiamo che già in passato Alperia aveva fatto una sua proposta di collaborazione con Verona, in alternativa ad A2A, il 30 settembre scorso, Ascopiave ed Acegas (gruppo Hera) l’avevano presentata il 16 luglio e Dolomiti aveva inviato la sua lettere il 4 luglio: adesso tutt’e tre, ma anche l’altro colosso del settore, Iren, hanno tempo per riproporsi fino alla fine della prossima settimana. Dal mondo politico veronese, infine, Giorgio Pasetto (+ Europa) afferma che “comincia a destare sospetti, tanta insistenza sul progetto con A2A, e la domanda fondamentale è: cosa c’è di così forte, importante da giustificare la rinuncia ad una oggettiva efficienza di servizio oltre che una partecipata coma AGSM, cassaforte delle finanze pubbliche veronesi, esempio di identità del territorio?»