Ufficio scolastico, Palumbo di nuovo direttrice «La vera grande sfida è la riapertura a settembre»
Emergenza covid, esami di Maturità alle porte e il nodo della riapertura a settembre, «la vera grande sfida». Da giovedì Carmela Palumbo è la nuova direttrice dell’ufficio scolastico regionale: per lei, che aveva già coperto la carica da luglio 2004 a fine 2010 per poi scendere al ministero a Roma come Direttore generale degli ordinamenti scolastici e Capo dipartimento, si tratta quindi di un ritorno che avviene in un momento delicato. «Sono felicissima di tornare – spiega – come prima cosa ho incontrato i dirigenti del mio ufficio e degli ambiti territoriali per fare il punto sui temi in ballo». Il primo riguarda la Maturità che inizia il 17 giugno con le complicazioni dettate dall’emergenza. «Il problema dei presidenti di commissione (ne mancava circa il 30 per cento solo venti giorni fa) è rientrato – precisa però la direttrice – tutte le 937 commissioni hanno il loro presidente. Le scuole hanno poi in cassa i 2,1 milioni previsti dal decreto rilancio per rifornirsi dei dispositivi di protezione e per le sanificazioni». Che significa che ogni scuola ha dai 5 ai 10 mila euro a seconda della dimensione. Insomma, si è pronti per la
Maturità che quest’anno sarà però particolare: ci sarà un unico orale in presenza che sostituirà le classiche prove. «Purtroppo gli studenti non vedono i professori in presenza da febbraio – aggiunge Palumbo – li ritroveranno di colpo agli esami e questo provoca stress. Forse sarebbe stato preferibile prevedere almeno per le classi terminali queste ultime due settimane in presenza per ritrovare il clima». La grande partita è però il rientro a settembre. «Al momento ci sono le disposizioni sanitarie del Comitato tecnico scientifico (distanze, uso del gel igienizzante) – conclude – bisogna vedere se c’è una possibilità di adattamento con la Regione: ne parlerò con l’assessore Donazzan. Ciò che manca sono però le linee guida di carattere didattico: bisognerà forse fare le cose un po’ in autonomia per dare alla svelta indicazioni alle scuole su come organizzare la didattica alla luce delle condizioni sanitarie. Se serviranno per esempio nuovi spazi o interventi di edilizia leggera non ci si può muovere all’ultimo».