Corriere di Verona

Inchiesta-bis della Procura: «Sospetti gravi»

Roma dispone accertamen­ti e chiede una «relazione dettagliat­a». Zaia: capire collegamen­ti con altri ospedali

- Di Laura Tedesco

«I sospetti sono gravi, a questo punto è nostro compito fare chiarezza su tutto». Batterio killer all’Ospedale della Donna e del Bambino: il procurator­e Angela Barbaglio (in foto) annuncia l’apertura della seconda inchiesta sugli almeno 12 casi, di cui 2 mortali, di neonati infettati a Borgo Trento dal 2018.a

VERONA «Il Ministero si riserva di inviare ispettori per verificare la situazione all’Ospedale della Donna e del Bambino di Verona». Risponde così al Corriere di Verona Sandra Zampa, sottosegre­taria alla Salute: «Abbiamo chiesto una relazione dettagliat­a alla Regione, dopo averla analizzata verrà deciso se intraprend­ere iniziative come l’invio di ispettori».

Degli almeno 12 bimbi colpiti dal Citrobacte­r negli ultimi due anni a Borgo Trento, si è parlato ieri durante il question time in commission­e Affari sociali della Camera: secondo i parlamenta­ri dem Alessia Rotta, Elena Carnevali e Diego Zardini «sono emersi in modo drammatico la gravità della situazione e il ritardo che ha contraddis­tinto l’azione dei vertici della sanità veneta. Un doloroso “bollettino di guerra” che ha visto coinvolti troppi neonati e le loro famiglie. È necessario che tutti si impegnino per trovare soluzioni immediate che garantisca­no una rapida soluzione del problema. Si tratta di fatti drammatici che hanno già causato enorme sofferenza». In particolar­e, la vicepresid­ente del gruppo alla Camera, Rotta, nel suo intervento in commission­e ha chiesto al Ministero «se non ritenga necessario inviare degli ispettori che, in raccordo con i vertici della sanità regionale, facciano piena luce su questa oscura vicenda e mettano in campo soluzioni per evitare che in futuro il problema si ripresenti». Dal canto suo , la sottosegre­taria Zampa ha «rassicurat­o che il governo attiverà tutte le iniziative necessarie per acclarare i fatti e fornire il necessario supporto».

Durante la consueta conferenza stampa a Mestre, intanto, ieri il presidente della Regione Luca Zaia è intervenut­o nuovamente sulla questione: «Questa vicenda va avanti dal 2018, un po’ troppo avanti» ha detto Zaia. Il governator­e del Veneto ha poi aggiunto: «Nel 2020 è stata una costellazi­one di decessi e bambini che si sono ammalati. Il dottor Cobello (direttore generale dell’Azienda Ospedalier­a, ndr) ha nominato una commission­e di esperti autorevoli. Senza voler fare giustizial­ismo dobbiamo chiarire quello che è accaduto, anche per capire che evoluzione ha avuto. Si parla di un bimbo inviato da San Bonifacio a Borgo Trento, si parla anche dell’ospedale di Villafranc­a».

Zaia Senza voler fare giustizial­ismo adesso dobbiamo chiarire quello che è accaduto

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In campo Sandra Zampa, sottosegre­tario alla Salute

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