Corriere di Verona

I gialloblu cercano la prima vittoria a porte chiuse

L’ex patron della Korac ‘98: squadra forte e credito d’imposta le mie condizioni

- Fontana

Il contatto? Sì, c’è stato. Risponde, Giuseppe Vicenzi, nel tardo pomeriggio. E dice che «a certe condizioni potrebbe esserci l’interesse a partecipar­e alla sfida della A». È la conferma che qualcosa si muove. Cioè che la proposta di Lega Basket alla Scaligera ha toccato alcune corde di peso. «Ci stiamo lavorando», ribadiva ieri sera il presidente della Scaligera, Gianluigi Pedrollo, lui che martedì, visto il forfait di Pistoia e la necessità di ricomporre il format a 18 squadre, ha ricevuto l’invito dal piano di sopra. Da lì, vista l’esigenza di trovare presto un budget da almeno 3,5 milioni, s’è generato un flusso di sondaggi tra sponsor, istituti di credito, istituzion­i. Dentro quel flusso, che comprende tasselli come il main sponsor Tezenis e il «gold sponsor» Banco Bpm, anche Vicenzi, già storico patron della Scaligera, volto legato alla Verona della palla a spicchi. Lui che, adesso, dice: «La cosa importante è che per fare un’A1 seria occorrono diversi milioni altrimenti si va incontro a un campionato a rischio». Il senso è: ingaggiare quella sfida per essere competitiv­i. E per ingaggiarl­a, rimarca Vicenzi, è fermo sul tavolo del governo «un buon aiuto», quel credito d’imposta al 50% per le sponsorizz­azioni che «salvaguard­erebbe tutti gli sport».

Parliamo di una misura chiesta dalle principali leghe dello sport, ancora ferma a Roma e destinata a ratifica entro fine settimana prossima. Il tutto con la Scaligera che giovedì dovrà rispondere sì o no a Lega Basket: il tempo stringe e l’unica speranza è che dalla politica filtrino segnali positivi. Un segnale è quello di Vicenzi. Dallo stesso Banco Bpm sarebbe filtrata la volontà di ragionare sull’eventuale supporto. Mentre con il main sponsor, Tezenis, ci sarà un incontro mercoledì: prima che si aprisse la finestra della A, il brand di Calzedonia aveva confermato il suo sostegno, fondamenta­le da quando la Scaligera è tornata fra i «pro», e ora ci sarà un aggiorname­nto, decisivo per capire se e di quanto Tezenis aumentereb­be il proprio appoggio economico. Rispetto all’esborso per l’A2, il «portafogli» andrebbe raddoppiat­o e la parete da scalare, vista la contingenz­a, suona ripidissim­a. In A2, la Scaligera, c’è tornata dieci anni fa. E l’anno successivo segnava il passaggio di consegne da Vicenzi ai Pedrollo. Al timone della Scaligera, Vicenzi, dal 1972 al 2000, partendo dalla serie D per arrivare all’A2 negli anni 80 e all’A1 nel ’91, sommando Coppa Italia, Supercoppa e Coppa Korac, fino al cambio di proprietà e l’arrivo di Fiorillo, con cui si visse il fallimento societario del 2002. Volto della rinascita successiva, Vicenzi, fino appunto al 2011: da allora, con la cessione delle «chiavi» a Pedrollo, Vicenzi è il presidente onorario della Scaligera. Un primo segnale ufficiale è arrivato da lui. Ma i Pedrollo continuano i colloqui con tutti i possibili attori della sfida. Obiettivo, trovare le risorse per un salto solido: altrimenti, la promozione sarà inseguita sul parquet di A2.

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 ??  ?? Amarcord Pedrollo e Vicenzi ai tempi del ritorno della Scaligera tra i pro
Amarcord Pedrollo e Vicenzi ai tempi del ritorno della Scaligera tra i pro

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