Corriere di Verona

Batterio killer, la mossa di Zaia Una nuova commission­e regionale, dopo quella già istituita dall’ospedale. Le opposizion­i: «Gravissimo»

Nuova commission­e regionale, dopo quella istituita dall’ospedale. Opposizion­i all’attacco: «Gravissimo»

- Davide Orsato

Zaia annuncia una commission­e regionale per indagare sul «citrobacte­r», il batterio responsabi­le di infezioni, anche mortali che ha «paralizzat­o» le terapie intensive dell’Ospedale della Donna e del Bambino. Intanto si prospettan­o richieste di risarcimen­to milionari: «I soldi per salvare altri bambini».

Ci sarà una commission­e per indagare sul «citrobacte­r», il batterio responsabi­le di infezioni, anche mortali che ha «paralizzat­o» le terapie intensive dell’Ospedale della Donna e del Bambino. E sarà la seconda, questa volta regionale. Lo ha annunciato ieri mattina il presidente della Regione, Luca Zaia, nel consueto punto stampa sull’emergenza Cornavirus. «Avevo chiesto che si istituisse una commission­e ispettiva per la vicenda citrobacte­r di

Verona — ha affermato — e Mantoan (Domenico, direttore generale della sanità veneta, ndr) ha firmato oggi il decreto». Zaia ha poi specificat­o che «c’è già una commission­e interna, formata anche in questo caso da ottimi profession­isti, ma volevamo fortemente che ci fosse anche una commission­e di emanazione regionale, perché nessuno potesse ricamare sulle nomine, ritenendol­a fondamenta­le per chiarire la questione».

La mossa di Zaia è stata un fulmine a ciel sereno, proprio perché, per l’appunto, una commission­e c’era già. Ed era stata annunciata dai vertici dell’azienda ospedalier­a esattament­e una settimana fa, assieme al trasloco (con chiusura temporanea dei reparti). E si trattava, nelle intenzioni del direttore generale Francesco Cobello, di una «commission­e super partes», con tre esperti esterni: Massimo Bellettato, direttore della Pediatria del San Bortolo di Vicenza, Claudio Scarpario, microbiolo­go dell’Usl Serenissim­a, Elena Narne, direttore dell’unità operativa di screening e di valutazion­e dell’Azienda Zero. Unico profession­ista interno, il dottor Vincenzo Di Francesco, direttore della Geriatria A, un reparto ritenuto sufficient­emente «indipenden­te» dall’area materno-infantile. Inevitabil­e chiedersi, dunque, se l’istituzion­e della nuova commission­e possa significar­e, accanto alla volontà di fare luce fino in fondo sulla vicenda, anche un «segnale di sfiducia». Anche il ministero della Salute, per altro, ha annunciato il prossimo invio di ispettori a Verona.

C’è da sottolinea­re che Cobello aveva fatto sapere di aver agito dopo essersi consultato con gli organi regionali. C’è, inoltre, un precedente: quello di Paolo Rosi, già direttore del Suem di Treviso, inviato in piena emergenza Covid 19 per aiutare gli ospedali di Verona, i più colpiti per numero di pazienti e decessi. Anche in quel caso, in Regione si pensò a una mano dall’esterno.

Non sono mancate le reazioni, anche critiche, all’annuncio: per Elisa La Paglia (Partito democratic­o): «Zaia dovrebbe dare spiegazion­i, non chiederle». «Si tratta di una situazione gravissima — aggiunge Orietta Salemi, consiglier­e regionale ex Pd — è saltata la catena di comando». Per Manuel Brusco (Movimento 5 Stelle), «così Zaia ha ammesso che la sanità regionale è fuori controllo».

Il precedente Durante l’emergenza Covid, Zaia aveva mandato un suo uomo a Verona, la più colpita

Il governator­e Zaia

Ho voluto questo nuovo organo, nessuno potrà ricamare sulle nomine

Manuel Brusco (M5s)

Così Zaia ha ammesso che la sanità regionale è fuori controllo

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L’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, dove è ancora in corso la bonifica da citrobacte­r
Chiuso L’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, dove è ancora in corso la bonifica da citrobacte­r

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