Terrazza del Due Torri e piatti gourmet
Vista spettacolare sulla città con tante scelte prelibate. E il menù è digitale
La stagione estiva è iniziata in anticipo rispetto al solstizio del 20 giugno. A darne la prova è l’inaugurazione di terrazze panoramiche per aperitivi e cene, da cui ammirare lo skyline. A Verona, il rooftop del centro medievale, è quello del Due Torri Hotel che propone un «fine dining with a view» in un palcoscenico privilegiato: 300 metri quadri affacciati sull’Adige, di fronte alla basilica di Sant’Anastasia, alla Torre dei Lamberti illuminata, al Duomo e verso l’alto, a Castel San Pietro e alle Torricelle. Perché non ripartire da qui, appropriandosi dei momenti di spensieratezza persi durante il lockdown.
«Il mare e la terra, come è nella natura stessa del Veneto, dominano il paesaggio gastronomico», illustra Sergio Speca, executive chef dell’hotel a cinque stelle, da un anno alla guida della cucina. «Colonna portante del menù del Gourmet Grill Restaurant in terrazza – continua – restano le cottura alla griglia e alla piastra, ma abbiamo aggiunto i primi piatti». Come i tortelli di ricotta ed erbette selvatiche accompagnati da petto d’oca affumicato, le fettuccine di farro con seppioline arrostite e bottarga, o ancora, le crêpes di galina grisa gratinate. «Con i secondi torna la sfida tra mare e terra, tra l’ombrina, le cappesante, il branzino e le costolette di agnello, il vitello della Lessinia e tagli di pregio come il manzo rib eye di frisona bio e la pluma di maiale iberico». A dare sfogo alla creatività della brigata, formata da otto persone oltre allo chef, è la creazione delle salse che accompagnano i secondi e degli antipasti, spesso ordinati anche durante gli aperitivi. «La ricciola, i calamari alla piastra, il crudo di gamberi rossi e le ostriche si contendono l’attenzione con un’ottima selezione di formaggi locali, petto di faraona, battuta di manzo allevato allo stato brado». Per chiudere, la selezione di dessert spazia dal tradizionale tiramisù alla mousse al tè matcha con cremoso al mango e passion fruit, dall’originale lingotto ghiacciato al gianduia, gel di pere e salsa caramelia, fino alla creme brulée servita con vaniglia del Madagascar, infusione di erba azteca e bacche di bosco.
Altra novità è l’utilizzo esclusivo del menù digitale, che ha surclassato il suo antenato cartaceo, per questioni di igiene e sicurezza.