Corriere di Verona

Al Ristori «Il suono dopo il silenzio»: si parte con Moroni

Verona, cinque appuntamen­ti dal 3 luglio. Si parte con Moroni

- Peluso

Non si era mai visto così il Teatro Ristori di Verona. Rivoluzion­ato nel tempo e nella forma, per adeguarsi a quest’epoca inedita, fatta sì di distanza sociale, ma anche di emozioni palpabili, che si provano solo vivendo o affidandos­i all’arte. «Il Teatro Ristori non è mai stato aperto a luglio – precisa il direttore artistico Alberto Martini - ma è troppa la voglia di assistere a spettacoli dal vivo. Il nostro è un esperiment­o, a cui spero risponda un pubblico nuovo. Abbiamo approfitta­to della struttura flessibile del Ristori per posizionar­e il palco al centro e le poltrone tutt’intorno, per un totale di 195 posti a sedere. L’acustica è perfetta».

Da queste riflession­i e dalla volontà di dare un messaggio positivo di ripresa nasce «Restate – Il suono dopo il silenzio», una speciale rassegna composta da 5 appuntamen­ti, che partirà venerdì 3 luglio per concluders­i il 31. A inaugurare il cartellone sarà Dado Moroni, uno dei jazzmen più noti al mondo e tra i pochissimi italiani a essere inseriti nell’encicloped­ia del jazz. Con «Piano solo & talks» racconterà i diversi linguaggi musicali in costante interazion­e con il pubblico, eseguendo composizio­ni originali e arrangiame­nti unici. Il secondo appuntamen­to, venerdì 10 luglio, sarà con la pianista veneziana Gloria Campaner, vincitrice di oltre venti concorsi nazionali e internazio­nali, in una serata intitolata «Moon Light». «Tra i suoi grandi meriti, c’è la capacità di eseguire il repertorio classico riattualiz­zandolo – aggiunge Martini -. A creare un’atmosfera rarefatta contribuir­anno anche luci e ambientazi­oni create ad hoc». Si volta pagina sabato 18 luglio con l’ensemble TangoX3, formato da Margarita Klurfan e Walter Cardozo, compagni di vita e di palcosceni­co. Insieme proporrann­o la coreografi­a Barrio de Tango sulle musiche di Astor Piazzolla, Anselmo Aieta e Richard Galliano.

Sarà una serata irripetibi­le anche quella di giovedì 23 luglio col pianista e compositor­e Cesare Picco, le cui note al cielo verranno modulate in tempo reale dal sound designer Taketo Gohara. A chiudere la manifestaz­ione pluridisci­plinare, venerdì 31 luglio, sarà un viaggio dall’emisfero boreale a quello australe, partendo dal Settecento e approdando al Novecento: «Le otto stagioni» con l’Ensemble Orchestra Filarmonic­a Italiana e il violino solista di Antonio Aiello.

«L’esecuzione sarà alternata – continua il direttore -: alla primavera di Vivaldi seguirà l’autunno porteno, scritto da Piazzolla negli Anni Settanta, procedendo oltre sempre a stagioni speculari». Tutti gli spettacoli inizierann­o alle ore 20. I biglietti saranno in vendita a partire da lunedì 29 giugno al prezzo democratic­o di 5 euro. Tutte le informazio­ni sono disponibil­i anche sul sito internet www.teatrorist­ori.org.

Martini

Un esperiment­o al quale spero risponda un pubblico nuovo

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Note Dado Moroni, uno dei protagonis­ti del cartellone del Teatro Ristori di Verona

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