Rapinatore seriale bloccato grazie a un sms
Rapina fallita al Bpm di via IV Novembre. Ben vestito, aveva scacciacani e coltello
Giacca e cravatta, nascondeva scacciacani e coltello: un rapinatore seriale foggiano, uscito tre mesi fa dal carcere per un altro colpo, è stato arrestato dalla polizia ieri mattina grazie all’sms di una dipendente del Banco Bpm in via IV Novembre, bersaglio della rapina fallita.
E’ un foggiano di 55 anni residente nel Veneziano ma di fatto senza fissa dimora e con una lunga serie di precedenti anche specifici, uscito solo tre mesi fa dal carcere di Padova per un rapina in una banca a Treviso, l’uomo che ieri, intorno alle 10.30, è entrato senza dare nell’occhio vestito in giacca e cravatta nella filiale della Bpm al civico 48 di via IV Novembre - dove c’erano tre clienti e sette dipendenti –, ha raggiunto la cassa più lontana e ha puntato contro la cassiera una pistola scacciacani priva di tappo rosso intimandole di consegnargli i soldi. E’ stato, però, fermato in pochi secondi dalla polizia e arrestato per tentata rapina.
Provvidenziale per la cattura del malvivente è stato l’sms che una delle dipendenti dell’istituto di credito è riuscita a inviare a un collega di un’altra filiale, che ha subito allertato la questura, la quale non riuscendo a mettersi in contatto con la banca ha mandato sul posto le Volanti a supporto degli agenti della squadra mobile, già in zona per un altro servizio. Con loro è intervenuta anche l’unità operativa di pronto intervento, specializzata in attività antiterroristo
smo. Giunti davanti alla banca, gli agenti hanno bloccato ogni tipo di via di fuga. E mentre all’interno la cassiera riusciva a temporeggiare spiegando al rapinatore di non avere denaro e facendolo così tentennare, sono entrati nell’istituto di credito e lo hanno bloccato sottoponendolo a perquisizione, che ha permesso di rinvenirgli addosso un coltello da cucina con manico in ceramica lungo circa 20 centimetri. Il malvivente è stato, infine, portato nel carcere di Montorio in attesa della convalida dell’arresto. Al momento gli investigatori escludono la presenza sul podi complici, ma le indagini sono in corso anche per chiarire come il 55enne sia riuscito ad entrare nella filiale, visto che è in vigore la normativa anti Covid. «C’erano più dipendenti che clienti, visto che con l’emergenza Covid si entra solo su appuntamento. Sono stati minacciati con le armi. Si sono molto spaventati ma fortunatamente nessuno si è fatto male» spiega il capo area della banca, Luca Mazzi. Chi era in zona ieri mattina è ha assistito all’arresto racconta di una scena da film. «Ho ancora la pelle d’oca; mio marito era uscito dalla filiale poco prima» dice la titolare del chiosco edicola di piazza Vittorio Veneto. «Stavo chiacchierando qui fuori, quando ho visto arrivare la auto della polizia. Tutti correvano qua e là» aggiunge Francesco Lunardi, gestore di Only Hair, negozio di parrucchieri di fronte alla banca nel quale si è barricata anche una cliente con la figlia. «La polizia è arrivata con pistole e giubbotti antiproiettile e ha chiuso la strada. E’ stato tutto così strano. E’ accaduto all’improvviso. Ho cercato di evitare che mia figlia guardasse».