«Io c’ero»: al via concorso benefico sulle storie della pandemia
«Io c’ero, quando il nonno è finito in ospedale e temevamo non potesse più uscire». «Io c’ero, quando, da medico, ho dovuto lasciare la mia famiglia e andare a vivere fuori da casa, per paura di contagiare i miei figli». «Io c’ero, quando, per mesi, ho potuto fare lezione ai miei studenti solo attraverso lo schermo di un computer».
Le storie della pandemia sono tantissime, almeno quante le persone che sono rimaste coinvolte, in maniera diretta o meno, dall’«outbreak» del Covid 19. In pochi, finora, hanno pensato di raccoglierle. Ancora meno di organizzare concorsi letterari. Quello promosso dal Comune di Villafranca, in particolare dagli assessorati alla Cultura e ai Servizi Sociali, assieme alla locale biblioteca e con il patrocinio dell’Usl 9 potrebbe essere tra i primissimi in Italia. L’iniziativa è stata battezzata «Io c’ero — storie veronesi ai tempi del coronavirus», ed è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni, a medici, infermieri, operatori socio sanitari e volontari della Protezione Civile che hanno vissuto il dramma dell’emergenza coronavirus in tutte le strutture sanitarie del territorio provinciale.L’invito che arriva dagli organizzatori è quello di condividere il proprio vissuto inviando una storia, una memoria, una lettera, una riflessione o un racconto che descriva i momenti più significativi, vissuti a contatto con i malati di Covid 19 durante la «Fase 1» della pandemia. Per partecipare al concorso (che non prevede una quota di iscrizione), sarà sufficiente inviare gli elaborati entro il 14 agosto all’indirizzo mail HYPERLINK “mailto:biblioteca@comune.villafranca.vr.it”biblioteca@comune.villafranca.vr.it. Per il momento verranno elaborati solo racconti scritti (della lunghezza di 5.500 battute) ma si sta pensando anche un «bis», dedicato ai filmati brevi e rivolto specialmente ai più giovani.Sarà una giuria a selezionare i venti migliori elaborati. Gli scritti saranno pubblicati in un volume distribuito in tutti nelle sedi istituzionali. negli ospedali dell’Usl. La cerimonia di presentazione è prevista per fine anno, al teatro Ferrarini di Villafranca entro la fine del 2020. Il ricavato derivante dalla vendita del volume sarà interamente devoluto in beneficienza. «L’emergenza Covid — sottolinea Renzo Campo dell’Orto, presidente della biblioteca comunale di Villafranca — ha sconvolto i piani di tutti, anche i nostri. Sono saltati ventidue eventi a cui tenevamo
L’invito di condividere il proprio vissuto inviando una storia, una memoria, una lettera, una riflessione o un racconto che descriva i momenti più significativi, vissuti a contatto con i malati di Covid 19 durante la pandemia. moltissimo, tra cui molti incontri con l’autore. Abbiamo deciso di dare spazio ad altri autori, i nostri concittadini e non solo, raccogliendo le loro esperienze personali». Alla presentazione, ieri nella sede Usl di via Valverde a Verona, è intervenuto, con il direttore generale Pietro Girardi, anche il sindaco Roberto Dall’Oca assieme all’assessore alla cultura Claudia Barbera. «Quella di Villafranca è una delle comunità che ha vissuto la pandemia in prima linea: nessun ospedale ha ospitato più pazienti del nostro. Questa iniziativa è un modo anche di ricordare i sacrifici del personale medico e non del Magalini».