Corriere di Verona

A Porta Nuova scendono i primi tedeschi

- Orsato

treno della speranza. Questa volta arriva da Monaco di Baviera e la speranza è degli operatori turistici «pronti a ripartire» ma che stanno facendo i conti con ancora pochi avventori, in gran parte italiani.

Il treno della speranza. Questa volta arriva da Monaco di Baviera e la speranza, più che dei passeggeri, è negli occhi di chi li sta aspettando: gli operatori turistici «pronti a ripartire» ma che, per il momento, stanno facendo i conti con ancora pochi avventori, in gran parte italiani. Ieri alle 15.30 si è fermato a Verona il primo treno «post lockdown» della DB.

Tappa intermedia prima dell’arrivo, a Rimini. Viaggio lungo (nove ore in tutto), ma molto apprezzato, anche in passato, da turisti tedeschi e austriaci: treno pensato per l’estate, non a caso arriva direttamen­te nel cuore della riviera romagnola.

La notizia è doppia: da un lato si ha nuovamente un «collegamen­to ufficiale», tra diversi Paesi europei (e questo ad appena una settimana di distanza dalla riattivazi­one dell’aeroporto Catullo), dall’altro c’è il dato di fatto che questo treno, come gli altri in partenza nei prossimi giorni, si è riempito. Riempito nel rispetto delle norme Covid, naturalmen­te.

«È occupato un posto ogni due, applicando le regole italiane e le raccomanda­zioni degli esperti – spiega Marco Kampp, amministra­tore delegato di DB Bahn Italia –. Allo stesso modo abbiamo prestato particolar­e attenzione alla sanificazi­one dei convogli». E la reazione del mercato, qual è stata? «Abbiamo notato – prosegue l’ad – che c’è una grande domanda per venire in Italia. Molti passeggeri avevano comprato i biglietti mesi fa e hanno deciso di usarli adesso. Siamo molto felici di questo parziale ritorno alla normalità e di poter accogliere nuovamente i passeggeri sui nostri treni. Ci auguriamo di poter riprendere presto tutti i collegamen­ti della nostra tratta».

Al momento la Db, infatti, prevede tre tratte giornalier­e: due si fermano a Verona, la terza, per l’appunto quella che transita a Porta Nuova alle 15.30, arriva a Rimini passando per Bologna. Nelle prossime settimane, è la promessa dell’operatore, verrà riattivata anche il treno che dal capoluogo della Baviera porta fino a Venezia.

Alcuni passeggeri del convoglio sono scesi a Verona. Difficile dire quale sarà la loro destinazio­ne: se il lago o il litorale veneto. Certamente c’è ora una possibilit­à in più per loro, di raggiunger­e la meta delle vacanze (e vale lo stesso per i veronesi diretti a nord) e per il settore turistico e ricettivo locale di accelerare la ripartenza post-Covid.Un momento simbolico, dunque, al quale non ha voluto mancare il sindaco Federico Sboarina.

«È una bella giornata – il suo commento – l’arrivo di questo treno ha un significat­o importante: è il simbolo della vera ripartenza del turismo estero, in concomitan­za con l’inizio dell’estate. I visitatori tedeschi da sempre arrivano numerosi in città, ma anche sul lago e sulle nostre colline. E rappresent­ano la percentual­e più alta degli stranieri che visitano Verona. Aver ristabilit­o il collegamen­to ferroviari­o è un segnale importante per il nostro territorio».

L’accoglienz­a

Il sindaco Sboarina: «È il simbolo della vera ripartenza del turismo estero»

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 ??  ?? Il benvenuto Il sindaco Sboarina all’arrivo del treno tedesco (foto Sartori)
Il benvenuto Il sindaco Sboarina all’arrivo del treno tedesco (foto Sartori)

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