I cassonetti «intelligenti» fanno impennare la raccolta differenziata
A San Michele passata dal 40 al 70%. «Li estenderemo su tutto il Comune»
Grazie all’arrivo dei «cassonetti intelligenti» la raccolta differenziata fa un balzo in avanti: nelle zone dove i nuovi raccoglitori sono stati installati (a San Michele e in Borgo Trieste) si è infatti passato dal 40,57 al 71,5 per cento nell’arco di 4 mesi (da fine febbraio ad oggi). Un risultato significativo per Verona che, secondo i dati di Legambiente, è l’unico capoluogo del Veneto dove la raccolta differenziata è inferiore al 50 per cento.
Grazie all’arrivo dei «cassonetti intelligenti» la raccolta differenziata fa un balzo in avanti: nelle zone dove i nuovi raccoglitori sono stati installati (a San Michele e in Borgo Trieste) si è infatti passato dal 40,57 al 71,5 per cento nell’arco di 4 mesi (da fine febbraio ad oggi). Un risultato significativo per Verona che, secondo i dati di Legambiente, è l’unico capoluogo del Veneto dove la raccolta differenziata è inferiore al 50 per cento.
Il servizio, che attualmente coinvolge poco più di 17mila cittadini, sarà preso esteso alla zona di Santa Croce. Qualche incertezza iniziale c’era stata, vista la nuova modalità di conferimento dei rifiuti: il nuovo sistema è infatti dotato di una tecnologia che ne prevede l’apertura tramite un’App da cellulari o con una tessera personale. Ma una volta «rodato» il metodo ha dimostrato di funzionare egregiamente, non solo moltiplicando la percentuale di raccolta differenziata (rifiuto secco residuo e umido organico) ma facendo registrare anche un crollo del rifiuto secco destinato alla discarica (diminuito del 70 per cento), mentre è stato praticamente «cancellato» il fenomeno dei conferimenti di rifiuti da parte di residenti di altre zone. «I numeri ci dicono che è questo il percorso da seguire - ha detto il sindaco Federico Sboarina el corso di una conferenza stampa tenuta nei giardini di piazza del Popolo, nel cuore appunto di San Michele Extra. - ed i vantaggi sono molteplici, sia ambientali che economici, ragion per cui il servizio verrà potenziato il più possibile, su tutto il territorio». Il presidente di Amia Bruno Tacchella si è detto «particolarmente orgoglioso dei risultati che abbiamo ottenuto con un’importante partecipazione dei cittadini. È da loro, infatti, - ha aggiunto - che deve partire il cambio culturale, indispensabile per mutare le condizioni di raccolta differenziata e di pulizia di interi quartieri, e l’estensione a Borgo Santa Croce sarà un ulteriore passo avanti, mentre si sta predisponendo il piano per l’intera città che sarà presentato nel prossimo autunno». L’amministratore unico di Solori Manuela Marchi, da parte sua, ha spiegato che è stato introdotto in questo modo anche un nuovo meccanismo che fa emergere tutte le utenze sommerse il che, per i cittadini, significa che in un prossimo futuro tutti si vedranno personalizzare la tariffa all’effettiva quantità di rifiuti prodotti, senza aumenti in bolletta, all’insegna dello slogan «pagare tutti per pagare di meno». Da febbraio a fine giugno i veronesi coinvolti sono stati 17.378, che si sono recati ai cassonetti 440.239 volte. Le richieste ad Amia di bidoni condominiali sono state 518; 246 quelle per ritiro di materiali ingombranti; 471 le segnalazioni arrivate ad Amia, 56 a Solori. Da fine febbraio, sono state 675 le nuove utenze aperte da Solori (di ci cui 631 domestiche), per ulteriori 153 mila metri quadri.