Tonnellate di ferro rubate L’insospettabile ladro era il capo stabilimento
Tonnellate di ferro rubate ai propri datori di lavoro che di lui di fidavano, per darle a un commerciante di rottami. Il tutto, per mano di un (ormai) ex dipendente infedele che ieri mattina ha patteggiato un anno e due mesi di pena con la sospensione condizionale.
Tonnellate di ferro rubate ai propri datori di lavoro che di lui di fidavano, per darle a un commerciante di rottami. Il tutto, hanno scoperto le indagini scattate dopo la denuncia partita dalla stessa azienda per le crescenti perdite di prodotti lavorati e di scarto che stava subendo, per mano di un (ormai) ex dipendente infedele che ieri mattina ha patteggiato un anno e due mesi di pena, con il beneficio della sospensione condizionale, davanti al giudice Raffaele Ferraro. Difeso di fiducia dall’avvocato Mirco Morganti del Ravenna, ieri non presente e sostituito da un collega, stando alla ricostruzione accusatoria l’imputato - il 45enne di Buttapietra B. G. - entrava durante l’orario di chiusura nello stabilimento dell’azienda di carpenterie metalliche (con sede legale a Monza) per cui ricopriva un incarico di fiducia, quello di responsabile dell’unità produttiva di Buttapietra. Si introduceva quando non c’era anima viva approfittando delle chiavi di cui disponeva «in virtù della posizione lavorativa ricoperta», ma non lo faceva con le migliori intenzioni.
Tutt’altro: in base al capo d’imputazione, in più occasioni si sarebbe impossessato di materiale ferroso di produzione e semilavorato di proprietà della società. Un modus agendi interrotto il 14 settembre 2019 quando è scattata la trappola degli investigatori che stavano indagando: mentre lo stabilimento era chiuso, l’allora responsabile si sarebbe appropriato di 7,2 tonnellate di lamiera nuova di varie misure, di un’ulteriore tonnellata e 315 quintali di ritagli di scarto, di 7 pezzi per 296 chili di materiale finito di scarto, di 24 pezzi di materiale semilavorato. Prodotti selezionati e accatastati nei locali aziendali dal dipendente «furbetto» durante i giorni precedenti, per poi consegnarli per intero al titolare di un’attività di commercio di rottami ferrosi, che si recava nello stabilimento di carpenteria metallica di Buttapietra a prendere il tutto caricandolo a bordo del suo camion. Ma il trasporto della merce si è interrotto ben prima di giungere a destinazione: il mezzo pesante è stato infatti fermato durante un controllo mirato da parte della polizia giudiziaria delegata dalla Procura che stava indagando dopo la denuncia dei furti.
Agli investigatori, ovviamente, l’imputato non è stato in grado di fornire la documentazione giustificativa del trasporto dei materiali in atto. A suo carico,la denuncia in flagranza per furto aggravato è stata inevitabile. E ora dovrà scontare 14 mesi.