Richemont affida anche Dunhill a Kering Eyewear
Dopo Chloé tocca a Dunhill. Rafforza l’alleanza con il colosso svizzero del lusso Richemont, già socio da tre anni al 30%, Kering Eyewear, la società del gruppo del lusso francese di François-Henri Pinault che da sei anni ha portato all’interno la gestione delle collezioni di occhiali per le griffe del gruppo. La società con base a Padova e guidata da Roberto Vedovotto, che ha chiuso il 2019 con un valore della produzione di 502 milioni (+60% sul 2018) e un utile di 15, ha così annunciato ieri l’accordo con Richemont per produrre anche gli occhiali di Dunhill dal 2021, a partire dalla collezione primaveraestate «con un’offerta - come dice una nota - dedicata al mercato asiatico e un focus speciale sul Giappone», in scia a quanto annunciato a giugno con Chloé.
Kering Eyewear, che già gestisce per Richemont Cartier e Montblanc, espande dunque i marchi premium in gestione. Certo, con griffe nel perimetro dei due proprietari; ma comunque in arrivo da altri produttori - Dunhill era da cinque anni con De Rigo, Chloé da nove con gli americani di Marchon, ben radicati nel Bellunese - evidentemente dopo che quanto fatto con Cartier e Montblanc ha soddisfatto. L’effetto finale è anche di sottrarre progressivamente spazi sul segmento più remunerativo agli altri produttori. Mentre per Kering Eyewear, che ha chiuso il primo trimestre 2020 in linea con il 2019, a 137 milioni di euro di ricavi, nonostante l’effetto-Covid, la crescita del numero di griffe in gestione è utile anche in chiave prospettica per la stabilità dei fatturati.