Il gufo reale «svezzato» torna a volare nel parco di Villa Canossa
Come in una fiaba: il gufo reale svezzato torna a vivere nel «castello» dove è nato, nel parco di Villa Scaveaghe a Punta San Vigilio, di proprietà dei marchesi di Canossa. È accaduto ieri sera: un giovanissimo gufo reale, dopo essere stato accudito per oltre un mese dai volontari del Cras, (Centro recupero animali selvatici) di Lazise, è stato liberato nel parco di Villa Canossa, (come è più conosciuto il palazzo), per volontà degli stessi marchesi, che lo hanno rivoluto «a casa». Il primo giugno scorso, infatti, il giardiniere della villa ha trovato questo splendido esemplare di rapace, con poche settimane di vita, indebolito. «È stato messo in una voliera – racconta la volontaria di Progetto Natura, Michela Padovani – e nutrito con cibo ed acqua. Ha iniziato, quindi, a crescere, formare le penne e con ciò a volare. Poi è stato lasciato solo in voliera perché trovasse la sua natura selvatica. Abbiamo anche eseguito con dei simulatori delle prove di caccia, a cui ha reagito bene. Era giunto, quindi, il momento di liberarlo». I gufi reali sono rapaci notturni dai grandi occhi rossi rotondi ed esclusivamente carnivori. Le loro dimensioni variano da 65 a 80 cm di altezza ed hanno un’apertura alare che arriva anche a 2 metri. Il parco è frontale al lago ed ha alle spalle il bosco del monte Luppia, dove si suppone vivano varie coppie riproduttive di gufi reali.