Meccanici artigiani, c’è il nuovo contratto Chiuso l’accordo, da settembre ci sarà un «elemento retributivo veneto»
Arriverà dall’1 settembre anche un «Elemento retributivo veneto» (Erv) nella busta paga mensile dei metalmeccanici artigiani, impiantisti e autoriparatori. È uno dei nuovi punti inseriti nel Contratto collettivo regionale sottoscritto fra le categorie meccaniche di Cgil, Cisl e Uil e le associazioni artigiane Confartigianato, Cna e Casartigiani del Veneto.
«Gli incontri svolti e le discussioni affrontate – rilevano i sindacati - hanno consentito di giungere a un importante accordo, che conferma e rafforza gli osservatori paritetici per il monitoraggio dell’orario di lavoro e della formazione professionale. Consolidate le quote retributive regionali fisse e variabili definite dalla contrattazione negli ultimi 25 anni, così come è stata trasformata la quota variabile in busta paga che inciderà su tutti gli istituti contrattuali. Un riconoscimento – sottolineano ancora Cgil, Cisl e Uil - agli oltre 66 mila lavoratori artigiani metalmeccanici veneti e un premio per la loro professionalità».
L’Erv ha lo scopo di riunificare tutte le voci retributive fisse e variabili fino a oggi conseguite grazie alla contrattazione regionale. Per gli apprendisti, l’Erv sarà pari a 25 euro. Fra i nuovi compiti attribuiti all’Osservatorio paritetico regionale vi è anche quello di verificare le attività svolte nel settore meccanico a partire dai progetti di formazione presentati, alle aree di crisi, al fine di formulare iniziative e proposte a supporto del settore.
Nell’ambito dell’emergenza sanitaria, le parti hanno inoltre costituito un fondo speciale che interviene a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dalla pandemia e che va a supportare, tra l’altro, il reddito di nuclei con sospensioni dal lavoro, con genitori in congedo parentale e con figli studenti per l’acquisto di strumenti e servizi didattici.