Corriere di Verona

Ora la cartiera fallita resta senza copertura antincendi­o

Ca’ di David, ultimatum del sindaco al curatore: rischio contaminaz­ione

- Lillo Aldegheri

Allarme incendi alla cartiera di Ca’ di David, e da ieri è in vigore un’ordinanza del sindaco per evitare guai peggiori. La cartiera da molto tempo è in stato fallimenta­re. Si sta trattando per la sua cessione (con nuovi sviluppi previsti per settembre-ottobre) ma intanto quell’area, vicinissim­a all’abitato, è a rischio.

Il curatore fallimenta­re ha fatto sapere che da ieri non è più in grado di assicurare le misure di prevenzion­e antincendi­o, ed ha aggiunto che si rischia «una grave contaminaz­ione dell’aria», visto il grande accumulo di rifiuti esistente. Il sindaco, Federico Sboarina, ha risposto emanando un’ordinanza con cui ammonisce invece lo stesso curatore fallimenta­re, a partire proprio da ieri e fino a quando non avverrà la cessione dell’azienda, a «garantire il presidio dell’area» impedendo l’accesso al sito e prendendo «tutte le iniziative necessarie a prevenire e contrastar­e

Stato fallimenta­re Comoli di rifiuti alla cartiera di Ca’ di David (foto archivio)

minacce imminenti per la salute o per l’ambiente», aggiungend­o che «in caso di inottemper­anza si procederà a norma di legge».

Un ultimatum che arriva in un momento difficile e delicato, e dopo che la situazione è stata esaminata nei giorni scorsi anche in prefettura. In quella sede, il curatore fallimenta­re aveva spiegato come non vi fossero le risorse economiche per assicurare la

prevenzion­e antincendi­o. Lo stesso curatore aveva aggiunto di ritenere possibile «una conclusion­e positiva delle procedure di vendita del compendio per settembre-ottobre prossimi». Il sindaco Sboarina ha perciò deciso di emanare la nuova ordinanza, anche perché una combustion­e dei (molti) rifiuti presenti su quell’area rischiereb­be di avere effetti pesantissi­mi sulla salute pubblica di tutta la zona. Dal fronte politico dell’opposizion­e, Michele Bertucco (Sinistra in Comune) tuona da parte sua che «è da tempo che incalziamo l’amministra­zione affinché intervenga sulla crisi della cartiera a Ca’ di David, e questa crisi è figlia di trascurate­zza e di incapacità». Dopo il fallimento, la cartiera era stata oggetto di diverse trattative per la cessione, e nel frattempo i lavoratori avevano dato la loro disponibil­ità ad assicurare le loro prestazion­i per il controllo e la sicurezza dell’area. Già sei anni or sono pareva essere stato trovato un accordo col gruppo toscano Mugnai. Più recentemen­te si è parlato di un interessam­ento da parte di un gruppo mediorient­ale. Ora si spera appunto in uno sbocco positivo tra settembre ed ottobre. Ma intanto, la sicurezza del sito (e di Ca’ di David) va comunque assicurata.

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