Maltrattata dal marito per 17 anni «Vattene o muori»: allontanato «Obbligata ogni giorno a fare sesso con lui». La denuncia dopo l’ultimo pestaggio
«Vattene, lascia subito questa casa o muori»: l’ultima minaccia contro la moglie prima di alzare per l’ennesima volta le mani su di lei. Botte e ingiurie, soprusi e maltrattamenti, scene di violenza domestica che - stando alla Procura - si ripetevano a cadenza quotidiana da 17 anni. Un incubo di cui la donna era succube fin dal 2002: picchiata davanti ai figli minori della coppia,«obbligata a fare sesso con lui ogni giorno, anche contro la mia volontà». Altrimenti, contro di lei,l’ennesima violenza.
L’ultima aggressione ai danni della consorte, però, ha fatto finire quest’ultima al Pronto soccorso per un trauma oculare: cinque i giorni di prognosi riscontrati dai sanitari alla donna. Un episodio che stavolta non poteva passare sotto silenzio: per colui che aveva ridotto in quello stato la vittima, suo marito, inevitabile è scattata subito la denuncia per maltrattamenti reiterati e continuati (dal 2002 al 2020) e lesioni personali.
Il caso è finito sul tavolo del pubblico ministero di turno, il sostituto Gennaro Ottaviano, che oltre ad aprire l’inchiesta ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Marzio Bruno Guidorizzi di disporre nei confronti del presunto coniuge violento - di
Maltrattamenti Ancora un caso di violenza domestica. stavolta in Valpolicella origini romene come la consorte - la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Misura accordata dal gip di fronte a cui, nei prossimi giorni, l’indagato verrà sottoposto all’udienza di convalida e all’interrogatorio.
Prima di allora, non potrà avvicinare la vittima né comunicare con lei: in caso contrario, rischierebbe l’aggravamento della misura che gli è appena stata inflitta, vale a dire il carcere. A difenderlo davanti al gip sarà l’avvocato Sabrina Felicioni: durante la convalida, il presunto partner manesco potrà avvalersi della facoltà di non rispondere oppure raccontare la sua versione dei fatti. La verità della moglie, invece, è già ricostruita nel capo d’imputazione di cui il capofamiglia romeno deve rispondere: 17 anni di aggressioni fisiche e verbali contro la madre dei loro due figli,sotto i cui occhi la donna sarebbe stata minacciata, umiliata e picchiata, pretendendo «di fare sesso tutti i giorni». Altrimenti, avrebbe infierito su di lei con la forza. Ma l’ultima volta, dopo averla colpita con tale violenza da farla finire in ospedale, il gip l’ha «cacciato» dalla loro casa in Valpolicella. Quella da cui ora deve restare lontano.
Moglie «picchiata davanti ai figli minori dal marito», da cui sarebbe stata «obbligata a fare sesso ogni giorno, anche contro la mia volontà»
Secondo il pm Gennaro Ottaviano, quei maltrattamenti si sarebbero protratti dal 2002 al 2020
L’ultima aggressione alla consorte, però, l’ha fatta finire in ospedale
Il marito è stato denunciato e allontanato