Adriano all’altare «La scintilla a Capri le nozze a Venezia»
Anna Bonamigo racconta 7 anni di amore con Panatta «Chissà come reagirà quando mi vedrà entrare»
Del vestito non si parla. Come vuole la tradizione deve rimanere un segreto fino al giorno del sì, fino al momento in cui Anna Bonamigo scenderà dal motoscafo, a Venezia, e percorrerà i pochi metri che la condurranno davanti al suo Adriano Panatta. Lui sarà ad attenderla nella splendida cornice della Sala Stucchi, a Ca’ Farsetti. E lì, dopo quasi sette anni d’amore, il 10 ottobre, diventeranno marito e moglie. «Ne parlavamo da tempo, è la naturale conseguenza di un sentimento profondo che ci unisce, crediamo nei legami seri» racconta lei. «Avremmo voluto farlo prima ma abbiamo deciso di posticipare la data a causa dell’emergenza sanitaria».
E adesso il tempo è giunto. Mancano poche settimane, i preparativi sono molti e l’emozione è enorme.Ogni stagione ha il suo matrimonio vip e questo autunno i riflettori saranno tutti per il tennista più famoso d’Italia (diventato con successo anche un personaggio televisivo) e l’avvocatessa trevigiana, la donna che è riuscita a «strapparlo» all’amata Roma per vivere insieme nella piccola Treviso. Ambientarsi, per Panatta, non è stato difficile: la città l’ha accolto a braccia aperte e più volte ha ripetuto di sentirsi a casa. Ma per le nozze hanno scelto Venezia. «Gli ospiti arriveranno dall’Italia e dall’estero, e quando hai Venezia a portata di mano è bello pensare alla meraviglia e allo stupore di chi parteciperà a un giorno per noi così importante – continua la futura sposa Quando siamo stati a vedere la sala mi sono già immaginata sullo scalone. Sì, quello era il posto perfetto per noi».
La storia d’amore è nata in riva al mare, e sul mare trova il sul giorno più bello. «Ci conosciamo da tantissimo tempo racconta - ci vedevamo spesso con amici comuni a Cortina e in Sardegna ma non ci siamo mai frequentati. Poi sette anni fa, a Capri, eravamo ospiti entrambi a casa di amici. All’inizio
lui era molto preso dal tennis, io avevo la mia vita e il lavoro, ma all’improvviso è scattato qualcosa».
Per celebrare le nozze la coppia ha scelto un amico, il magistrato Carlo Nordio. In sala ci saranno i testimoni (Panatta ha scelto il fratello di Anna, Mario) e una cinquantina di invitati: oltre ai familiari, i figli di Adriano e gli amici più stretti, ci saranno il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il sindaco di Treviso Mario Conte e il vicesindaco Andrea De Checchi, e il Ceo del gruppo Generali Philippe Donnet. È il socio di Panatta in un progetto ambizioso: trasformare lo storico Sporting Zambon (più di recente Club ‘82) in una club house dedicata allo sport e al benessere.
L’abito della sposa, per le cronache rosa, è uno dei dettagli più rilevanti ma l’avvocato Bonamigo non cede di un millimetro. «Niente da fare, non si dice niente. L’ho scelto con le mie testimoni e mia cognata, mi hanno proibito di parlarne. Per l’addio al nubilato siamo state tre giorni a Milano, girando per negozi. Ho provato diversi vestiti ma quando ho indossato questo ho capito che era il mio abito, è esattamente come avrei voluto che fosse. Sono curiosa di vedere come reagirà Adriano quando mi vedrà entrare, ci sarà la musica, la sala piena di amici e parenti...». E si ferma, in una risata leggera: «Adriano è molto ironico, gli piace scherzare. A volte gli dico, ma ci sarai quel giorno? E lui risponde mah, non lo so». Ma si scopre anche un Panatta campione ai fornelli: «Cucina sempre lui, è bravissimo, è partito con la carbonara e l’amatriciana ma adesso fa pesce alla veneziana e una pasta e fagioli pazzesca». Un uomo da sposare.
Ci siamo conosciuti tanto tempo fa e ci siamo visti spesso con amici comuni a Cortina e in Sardegna Poi a Capri un giorno...
L’abito? Non dico a nessuno come sarà Per l’addio al nubilato siamo state tre giorni a Milano, girando per negozi
Adriano è ironico, gli piace scherzare A volte gli dico, ma ci sarai quel giorno?
E lui risponde mah, non lo so