Corriere di Verona

Hellas, c’è la Roma Allarme di Juric: «Tanti acciaccati»

Su il sipario, gialloross­i al Bentegodi. L’allarme del tecnico: «Siamo indietro, tanti acciaccati: ci servono quattro o cinque giocatori di livello»

- Fontana

Serie A, si parte e l’Hellas lo fa in piena emergenza. Ivan Juric è uno molto schietto e così, con la sfida alla Roma che dà il via al campionato, non fa giochi di parole per dire che il Verona è ancora in alto mare: «Ci sono difficoltà in tutti i reparti», taglia corto l’uomo di Spalato.

Il mercato gli ha appena recapitato Antonin Barak e Andrea Favilli, ma la squadra resta incompleta. Ad aggiungere complicazi­oni sono stati pure gli infortuni di Darko Lazovic e Giangiacom­o Magnani, che stasera non ci saranno, da aggiungere a quello che ha fermato Mattia Zaccagni, che uno spezzone di gara dovrebbe invece riuscire a giocarlo. Non ce la farà, al contrario, Marco Benassi, altro fresco acquisto gialloblù. «Ha un malanno a un polpaccio, ne ho parlato con il nostro medico, è meglio non rischiarlo. Speriamo di averlo per la prossima partita», chiarisce Juric. Ed è così che il Verona si mette in cammino in una stagione che riserva le incognite dettate dalla coda del lockdown, di un periodo che ha prima stoppato il gioco e poi l’ha fatto ricomincia­re a ritmo esagerato, tre partite a settimana, i muscoli e la testa dei calciatori messi sotto pressione. Dopo, giusto una pausa di un paio di settimane e la ripresa, i tempi della preparazio­ne per forza rivoluzion­ati. Ecco, allora, Juric che spiega: «Direi che siamo in buona condizione se mancasse un mese all’inizio, invece si comincia subito».

Lo si fa, tra l’altro, con una Roma che ha pure lei qualche grattacapo. Non ci sarà per un bel pezzo Nicolò Zaniolo, stasera sarà out anche Diego Perotti. Tuttavia, giusto per capirsi, Juric osserva: «La Roma è a posto e dietro hanno preso Kumbula, quello che a loro mancava. L’unico dubbio riguarda Dzeko, ma se va via lui arriva Milik…». L’Hellas resta con alcune certezze da mettere in piedi, esplicitat­e da Juric con un commento che, al solito, non consente equivoci: «In ogni reparto abbiamo bisogni di innesti. Ci occorrono quattro o cinque giocatori nuovi e di livello». È un Hellas provvisori­o, quello che si affaccia sul via della serie A, cui Juric raccomanda di «cancellare quello che abbiamo fatto nella passata stagione, ci siamo divertiti, è stato bello, ma ora è cambiato tanto e ricomincia­mo». Quindi, si viene al campo, a chi ci sarà, alle scelte

Il grande ex

Max Kumbulla trova subito il Verona, però non dovrebbe partire tra i titolari di Fonseca

limitate, in un contesto in cui pesa pure uno stato di forma che per più di qualche interprete è zoppicante (i casi principali sono quelli di Koray Gunter e Adrien Tameze). Qualche azzardo dovrà prendersel­o, inevitabil­mente, Juric, che lascia intendere che più di Mariusz Stepinski, in avanti, a far coppia con Samuel Di Carmine ci sarà Lubomir Tupta, che in mezzo insieme a Miguel Veloso toccherà ad Andrea Danzi.

Dietro, il posto di Marash Kumbulla, che per uno scherzo del destino esordirà con la Roma proprio contro il “suo” Verona ma non lo farà da titolare, come ha fatto sapere ieri Paulo Fonseca, parlando a Trigoria, lo prenderà Alan Empereur, e Lazovic verrà sostituito da Federico Dimarco. Potrà esserci spazio, dopo, per Barak e Favilli, con Juric che aggiunge: «Sono appena arrivati». Un pizzico di pazienza è obbligator­io. Naturalmen­te, si gioca sempre a porte chiuse, senza pubblico. Non sembra neppure che si inizi, eppure è così.

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