Autobus affollati e code ai tamponi, i primi rimedi
Nuovi gazebo da oggi alla caserma Pianell. L’Atv ha raddoppiato venti linee
La prima settimana, a Verona e provincia, si è conclusa con le immagini delle lunghe file fuori dai punti Covid, con gli autobus «pieni come prima» o «troppo vuoti» a seconda delle linee, con le giornate da tre ore in classe, perché mancano docenti persino di italiano e di matematica. Ma adesso sono in arrivo i primi rimedi, almeno sul fronte di Usl e Atv.
Tamponi, trasporti, cattedre. Le tre parole d’ordine con cui è iniziata la scuola ne rappresentano anche i nodi irrisolti, al centro delle preoccupazioni delle famiglie. La prima settimana, a Verona e provincia, si è conclusa con le immagini delle lunghe file fuori dai punti Covid, con gli autobus «pieni come prima» o «troppo vuoti» a seconda delle linee, con le giornate da tre ore in classe, perché mancano docenti persino di italiano e di matematica.
Tre problemi che verranno affrontati con tempi e modi diversi.
L’Usl 9, da oggi, metterà a disposizione nuovi gazebo alla caserma Pianell, unico punto cittadino in cui si somministrano i tamponi rapidi, quelli che vengono raccomandati nei casi pediatrici, in modo da evitare, in caso di positività, l’isolamento per tutta la famiglia. Altri due gazebo entreranno in funzione, tra lunedì e martedì, al centro polifunzionale di Bussolengo e al Fracastoro di San Bonifacio. Non è tutto: da mercoledì dovrebbe essere operativa una procedura per la prenotazione, per garantire una miglior distribuzione del flusso di persone.
Ma l’Usl, che organizza il servizio, sottolinea di aver fatto di tutto per evitare disagi. «Il tanto lavoro fatto nei punti tampone ad accesso diretto aperti in città e in provincia parla con questi numeri: 676 tamponi agli scrutatori, 1831 per le scuole e 182 ai viaggiatori. Solo 2 i positivi, tra gli scrutatori» snocciola il dg Pietro Girardi. «Si tratta di un grande lavoro — prosegue il più grande in assoluto rispetto alle altre province per quanto riguarda le scuole. L’intento era quello di dare risposta veloce tramite l’accesso rapido ai bisogni della gente e delle famiglia, ma la mole dell’affluenza non lo ha consentito visto il numero davvero inaspettato. Da qui il disagio provocato alle persone per il quale ancora ci scusiamo». Però, allo stesso tempo, sottolinea Girardi, è inevitabile che se i numeri sono altissimi, centinaia ogni giorno, la risposta potrà risentire. Ecco perché la soluzione passa dai pediatri. «Sappiamo che la Regione sta valutando con i pediatri la possibilità di creare un’autocertificazione standard grazie alla quale i ragazzi possano rientrare a scuola con modalità chiare, celeri e sicure, e sarebbe un passo fondamentale — prosegue Girardi — Debbo dire che alcuni pediatri ci hanno dato la loro disponibilità ad effettuare tamponi tanto che si sta insieme valutando orari e modalità. L’auspicio è che con l’aiuto dei pediatri si arrivino a soluzioni che agevolino i cittadini».
Il capitolo relativo ai trasporti: dopo i primi potenziamenti, l’Atv è arrivata a contare venti linee con il «raddoppio».
Si tratta in particolare di quelle per centri come Zevio e Bovolone e dell’Area del Garda. In città lo stesso trattamento ha riguardato quelle dirette a Santa Lucia e a Borgo Trento. «Va detto — evidenzia però il direttore dell’Atv Stefano Zaninelli — che alcuni raddoppi circolano quasi scarichi. Ci vuole anche buon senso da parte dell’utenza: meglio aspettare cinque minuti e salire sul secondo mezzo».
Più difficile risolvere la questione insegnanti: secondo la Cgil — Flc mancano 900 cattedre da colmare. E, con tutta probabilità, occorrerà aspettare ottobre.
I consigli di Atv
Il direttore Zaninelli: «Aspettate 5 minuti e salite sul secondo mezzo»
Girardi (Usl)
Il più grande lavoro in assoluto rispetto alle altre province per quanto riguarda le scuole