Il Chievo alle prese con il Coronavirus Ricoverato un membro dello staff
Le condizioni non sono preoccupanti. Di Taranto: «Seguiti tutti i protocolli Figc»
Sarebbero almeno cinque, ma il numero non è confermato, i casi di positività al Covid-19 registrati nel Chievo nelle ultime settimane. L’ultima voce ha preso a circolare nella serata di ieri. E le ultime ore hanno visto ricoverato il vice team-manager gialloblù, Gennaro Sardo, le cui condizioni però non sono preoccupanti, mentre non tutti gli altri casi di positività sarebbero stati asintomatici.
Una tarda serata agitata, ieri, da quelle indiscrezioni che parlavano anche di casi che sarebbero stati in numero superiore a dieci. Il direttore generale del Chievo, Corrado Di Taranto, interpellato, ha smentito il numero e quindi dichiarato: «La società conferma che la situazione del gruppo squadra, attenzionata dallo staff sanitario, è in questo momento tranquilla. La società, mister Aglietti e tutto il suo staff hanno sempre messo al primo posto la salute dei propri tesserati rispetto alle esigenze sportive seguendo pedissequamente il protocollo Figc». Dice, Di Taranto, che «ad oggi i casi rimangono tre, con un altro caso dubbio che sarà valutato nei prossimi giorni». Situazione non facile, quanto a gestione, in vista del Pescara, primo scontro del prossimo campionato di serie B. Il Chievo ha annullato per precauzione l’amichevole di oggi con la Giana Erminio. È il quarto test annullato dal Chievo dopo quelli con Padova, Legnago e Milan, che erano saltati a inizio mese a causa dei tre casi di positività riscontrati tra giocatori gialloblù, isolati appena emersi come casi sospetti.
Anche in quel caso il Chievo non ha comunicato i nomi dei giocatori risultati positivi per una questione di privacy. Le voci circolate insistentemente nella tarda serata di ieri dipingevano un quadro comunque complesso ma non allarmante. Di sicuro il Chievo seguirà il protocollo in vigore anche in vista della trasferta di Pescara
che aprirà la prossima stagione di serie B. Una stagione che sul piano della rosa vede finora solo due innesti a fronte delle uscite di Vignato, Segre, Dickmann, Esposito e Ceter (più i Meggiorini, Cesar, Frey, cui il Chievo non ha rinnovato il contratto dopo il lockdown) e cioè le punte Canotto e De Luca, operazioni chiuse rispettivamente a fine agosto e ieri. Tutto è condizionato dal budget abbastanza risicato. Entro il 5 ottobre, termine ultimo per le operazioni, il club della Diga dovrà peraltro decidere il futuro di Obi, l’unico con sirene su piazza affari se guardiamo al trio di senatori dal contratto pesante in B — circa settecentomila euro — completato da Giaccherini e Djordjevic: Obi piace in Turchia ma il punto è che senza di lui la mediana perderebbe il proprio riferimento. Ma l’attenzione ora è spostata inevitabilmente anche in altra direzione.
La situazione
Il direttore generale: «A oggi i casi sono tre, più un altro caso dubbio che verrà valutato»