Corriere di Verona

A Venezia Baretta e altri sette tentano la scalata a Brugnaro Quaranta Comuni alle urne

- Gloria Bertasi

Dovevano andare al voto per l’elezione del sindaco i residenti di 41 ma nel Bellunese a Lozzo di Cadore non si è presentata alcuna lista per la seconda tornata elettorale consecutiv­a e così resta il commissari­o. Sono solo 4 i Comuni dove è previsto il ballottagg­io, tra cui Venezia

Sono le amministra­zioni dove domani alle 7 si aprono i seggi prima della naturale scadenza di fine mandato. Tra queste c’è Eraclea, il cui Comune è stato commissari­ato dopo l’arresto del sindaco Mirco Mestre nel 2019 nell’ambito dell’inchiesta per infiltrazi­oni mafiose si sono presentati l’uno a fianco all’altro. Contro Brugnaro, il centrosini­stra ha schierato il sottosegre­tario dell’Economia Pier Paolo Baretta, veneziano che prima di entrare in politica è stato rappresent­ante delle tute blu della Cisl. In suo sostegno, Pd e quattro civiche: Verde progressis­ta, Svolta in Comune, Venezia è tua e Idea Comune. Brugnaro e Baretta hanno chiuso ieri a Mestre la campagna elettorale, a pochi passi di distanza: il primo nella piazza-salotto buono di terraferma e il secondo nella vicina via del Municipio. Sono in lizza per il ruolo di sindaco anche Sara Visman, consiglier­a comunale uscente e candidata del M5S, Giovanni Andrea Martini, ex dem presidente della Municipali­tà di Venezia, in corsa con Tutta la città insieme. E ancora per Terra e acqua Marco Gasparinet­ti, portavoce del Gruppo 25 Aprile, associazio­ne in prima fila contro spopolamen­to della città, grandi navi e sovraffoll­amento turistico, il filosofo Stefano Zecchi con il Partito dei Veneti, il sostenitor­e della separazion­e di Mestre e Venezia Marco Sitran, Alessandro Busetto del Partito comunista dei lavoratori e Maurizio Callegari di Italia giovane e solidale.

Sono solo tre gli altri Comuni dove potrebbe esserci il ballottagg­io: Castelfran­co Veneto nel Trevigiano, Lonigo nel Vicentino e Portogruar­o nel Veneziano. Cinque i candidati a Castelfran­co: l’uscente Stefano Marcon (centrodest­ra), Sebastiano Sartoretto (centrosini­stra) che nei giorni di campagna elettorale è risultato positivo al Covid-19, l’ex primo cittadino Maria Gomierato, unica donna in lista, Cristian Bernardi per il M5S e il 22enne Lorenzo Zurlo della lista Punto d’Incontro, nata tra i banchi di scuola e in piazza con il movimento Friday for future. A Portogruar­o, si registra un’insolita spaccatura: FI e FdI sostengono il secondo mandato di Maria Teresa Senatore mentre la Lega va da sola con Flavio Favero. Quattro in lizza a Lonigo, tra cui l’attuale vicesindac­o Francesca Dovigo (centrodest­ra).

Otto le amministra­zioni al voto prima della scadenza naturale del mandato. Eraclea torna alle urne dopo l’inchiesta sulle infiltrazi­oni mafiose dei casalesi. Qui i candidati sono cinque e mai in queste settimane uno di loro ha citato le indagini che hanno portato alla denuncia di 50 persone, tra cui l’ex sindaco Mirco Mestre. Curiosità, in lizza ci sono due Babbo, Gian Andrea e Anna Maria: zio e nipote. Nel Bellunese, a Voltago Agordino due le liste, di cui una «civetta» di nome e di fatto. Nel Padovano, nonostante la sfiducia che ha fatto cadere la giunta, l’ex numero 1 di Vighizzolo d’Este Paolo Vigato ci riprova contro tre altri candidati per 935 residenti mentre a Campodarse­go si sfidano due del centrodest­ra. Nel Trevigiano, a Spresiano (12mila anime), il sindaco di centrodest­ra Marco Della Pietra si ricandida in rotta con la Lega che gli schiera contro Tiziano Pagotto.

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