Il prof sotto attacco no-vax «Preoccupato per i pazienti»
(d.o.) Sono bastate poche ore per vedere arrivare le prime mail. Non un’ondata di insulti, come è toccato a qualche collega, ma critiche accese. «Basta caccia alla streghe». «Non potete obbligare tutti a vaccinarsi». Le parole di Enrico Polati, responsabile delle Terapie Intensive di Borgo Trento, riportate dalla stampa e ribadite con un videomessaggio pubblicato su internet, hanno scatenato la reazione di molte persone che il vaccino - per una ragione o per l’altra - non se lo vogliono fare. «Accetto le repliche - dice lui - dopotutto viviamo in un Paese democratico, ed è giusto che ognuno sia libero di esprimere la propria opinione. Ma da parte mia non c’è nessuna intenzione di lanciare una caccia alle streghe. Sono semplicemente preoccupato per i miei pazienti, perché li ho visti rientrare in terapia intensiva, e sono tutti non vaccinati. Non necessariamente per una questione ideologica: in un caso un paziente, relativamente giovane, 42 anni, si era prenotato ma non aveva fatto in tempo». In un altro ospedale della provincia è stato ricoverato anche un paziente vaccinato: un anziano di 93 anni, ma con diverse patologie pregresse. «Il vaccino - conclude Polati è attualmente la migliore assicurazione contro il Covid: non ci aspettavamo di vedere ritornare pazienti gravi in tempi così rapidi. È venuta meno la protezione del lockdown, ma per fortuna abbiamo un’alternativa che funziona».
Casi gravi Nell’ultima settimana sono ricominciati i ricoveri causati dal virus