Stop a notai e burocrazia per le startup
Il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso dei notai ha di recente annullato un decreto del ministero dello Sviluppo Economico che permetteva la costituzione delle startup innovative direttamente online senza alcuna «vidimazione» notarile. Una scelta che, purtroppo, interrompe un percorso di semplificazione che anche grazie all’impegno delle Camere di Commercio aveva dato una spinta propulsiva alla nascita di nuove startup. È sorprendente che questo avvenga mentre il governo punta con decisione sulle startup e lo conferma il fatto che il Pnrr le individua come il motore per la transizione digitale, la sostenibilità e la tecnologia ambiti in cui sono stati investiti molte delle risorse in arrivo dall’Europa. Le Camere di Commercio, dal canto loro hanno creato un sito ad hoc per la costituzione delle startup offrendo un servizio efficiente e rapido accompagnato da una consulenza gratuita in grado di assicurare l’iscrizione in pochi giorni. La decisione del Consiglio di Stato è una doccia fredda non solo per chi era pronto ad aprire una startup, ma soprattutto per quei giovani che lo hanno già fatto ed oggi vivono nell’incertezza totale perché rischiano di dover fare tutto daccapo. Una decisione che mette in seria difficoltà questi imprenditori che dovrebbero pensare ad essere competitivi e non preoccuparsi quotidianamente degli adempimenti burocratici. E quali sono le vere ragioni del ricorso? La mancanza di controllo da parte della procedura online delle Camere di Commercio. Si tratta di una motivazione che non trova conferma nei fatti. Gli start upper che si presentano ai nostri sportelli non sono sprovveduti, ma arrivano con un business plan dettagliato e con la consulenza di professionisti preparati. Il servizio camerale, poi, garantisce il pieno e totale rispetto della legalità anche attraverso il patrimonio di informazioni di Infocamere. Un sistema rapido, efficiente e a basso costo, che deve rappresentare un punto di partenza per continuare a rendere il sistema sempre più efficiente senza tornare indietro. Se arretriamo rischiamo di perdere le opportunità del futuro. E così facciamo scappare i nostri giovani all’estero dove aprire una startup in Inghilterra costa 13 sterline e come in Francia non serve il notaio. Per questo ci appelliamo al governo, al Parlamento ed alle categoria perché trovino una soluzione.