Corriere di Verona

Ricorso pronto, il Chievo gioca l’ultima carta Domani partirà l’istanza al Coni, documenti integrati. E a Pieve oggi (ore 17) test con la Virtus

- Matteo Sorio

Il ricorso del Chievo al Collegio di Garanzia del Coni sarà spedito domani. Le motivazion­i del «no» della Covisoc all’iscrizione alla serie B sono state pubblicate dalla Figc venerdì pomeriggio e quindi i due giorni lavorativi di tempo per appellarsi al Collegio scadono tra 24 ore.

Dopo la presentazi­one delle carte clivensi, ci saranno ulteriori due giorni per le controdedu­zioni della Covisoc. A quel punto il Collegio dovrà esaminare i documenti e fissare l’udienza nel primo giorno utile. Lo scenario contempla anche un verdetto oltre la settimana prossima, il che renderebbe surreale la presentazi­one del calendario di B fissata per sabato prossimo: al posto del Chievo, qualora il Collegio non si fosse ancora espresso, comparireb­be una

X. La posizione del Chievo è appesa a un filo. Nelle sue motivazion­i la Covisoc, che cita «risultanze rese note dall’Agenzia delle entrate», ha scritto che «appare palese l’avvenuta decadenza delle procedure di rateazione in essere» a proposito dei debiti tributari del Chievo. Il Chievo ha sempre dichiarato di «aver operato secondo le norme vigenti e federali per la richiesta d’iscrizione». Da fonti societarie è filtrata la voce che ci sarebbe una carta dell’Agenzia delle entrate in grado di rendere meno intricato quel nodo, ma l’unica certezza a oggi è che il Chievo, nel ricorso al Collegio Coni, può integrare i documenti presentati alla Covisoc con carte non prodotte entro il 28 giugno per colpe non proprie. Nel ritiro a Pieve di Cadore, in un clima a dir poco sospeso, la squadra affronta oggi la Virtus Verona di Gigi Fresco nella prima amichevole. Fischio d’inizio alle 17. Tribuna chiusa ma i tifosi che dovessero salire da Verona vi potrebbero assistere dalla rete che separa il campo con l’area esterna.

Dal canto suo, il Brescia ha comunicato l’annullamen­to del test col Chievo originaria­mente in programma l’1 agosto: al posto dei gialloblù, il

Mantova. Intanto intorno al Chievo si vivono giorni col fiato sospeso. Specie tra i grandi ex del club della Diga. Pochi giorni fa la storica bandiera, Sergio Pellissier, oggi dg del Rovigo, aveva detto che «se il Chievo sparisse dal calcio profession­istico farei di tutto per

dare una mano». Dopo Pellissier e Maurizio D’Angelo, il terzo giocatore di sempre per presenze tra i «pro» nella storia gialloblù è Lorenzo D’Anna. Ieri, D’Anna raccontava: «Sto soffrendo anch’io. Penso che tutti, in questo momento, stiamo provando la stessa cosa. C’è dispiacere, c’è speranza che ogni cosa possa risolversi. Perdere il Chievo dai profession­isti sarebbe una brutta botta». Dopo l’epopea clivense da difensore, D’Anna aveva salvato il Chievo nel rush finale della serie A 2017-2018, da allenatore, per poi essere esonerato all’inizio del campionato successivo, culminato nella retrocessi­one. «Senza cercare colpevoli, nel Chievo con l’andare del tempo sono un po’ venuti meno alcuni valori sportivi e umani che erano alla base agli inizi. Anche la partenza di Giovanni Sartori (l’ex ds ora all’Atalanta, ndr) celava qualcosa. Finché si è mantenuta la serie A la gestione è stata fatta bene, poi ci sono stati problemi. In questi momenti è umano pensare al perché di certi problemi e allo stesso tempo tornare con la mente ai bei periodi. Poi però rimane l’attualità e la situazione non è facile. Spero che tutto si possa risolvere».

L’ex Lorenzo D’Anna Sto soffrendo anche io, dispiace ma c’è speranza che tutto possa risolversi nella maniera migliore

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A Pieve Il tecnico Marco Zaffaroni parla alla squadra nel corso del ritiro

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