Ricorso pronto, il Chievo gioca l’ultima carta Domani partirà l’istanza al Coni, documenti integrati. E a Pieve oggi (ore 17) test con la Virtus
Il ricorso del Chievo al Collegio di Garanzia del Coni sarà spedito domani. Le motivazioni del «no» della Covisoc all’iscrizione alla serie B sono state pubblicate dalla Figc venerdì pomeriggio e quindi i due giorni lavorativi di tempo per appellarsi al Collegio scadono tra 24 ore.
Dopo la presentazione delle carte clivensi, ci saranno ulteriori due giorni per le controdeduzioni della Covisoc. A quel punto il Collegio dovrà esaminare i documenti e fissare l’udienza nel primo giorno utile. Lo scenario contempla anche un verdetto oltre la settimana prossima, il che renderebbe surreale la presentazione del calendario di B fissata per sabato prossimo: al posto del Chievo, qualora il Collegio non si fosse ancora espresso, comparirebbe una
X. La posizione del Chievo è appesa a un filo. Nelle sue motivazioni la Covisoc, che cita «risultanze rese note dall’Agenzia delle entrate», ha scritto che «appare palese l’avvenuta decadenza delle procedure di rateazione in essere» a proposito dei debiti tributari del Chievo. Il Chievo ha sempre dichiarato di «aver operato secondo le norme vigenti e federali per la richiesta d’iscrizione». Da fonti societarie è filtrata la voce che ci sarebbe una carta dell’Agenzia delle entrate in grado di rendere meno intricato quel nodo, ma l’unica certezza a oggi è che il Chievo, nel ricorso al Collegio Coni, può integrare i documenti presentati alla Covisoc con carte non prodotte entro il 28 giugno per colpe non proprie. Nel ritiro a Pieve di Cadore, in un clima a dir poco sospeso, la squadra affronta oggi la Virtus Verona di Gigi Fresco nella prima amichevole. Fischio d’inizio alle 17. Tribuna chiusa ma i tifosi che dovessero salire da Verona vi potrebbero assistere dalla rete che separa il campo con l’area esterna.
Dal canto suo, il Brescia ha comunicato l’annullamento del test col Chievo originariamente in programma l’1 agosto: al posto dei gialloblù, il
Mantova. Intanto intorno al Chievo si vivono giorni col fiato sospeso. Specie tra i grandi ex del club della Diga. Pochi giorni fa la storica bandiera, Sergio Pellissier, oggi dg del Rovigo, aveva detto che «se il Chievo sparisse dal calcio professionistico farei di tutto per
dare una mano». Dopo Pellissier e Maurizio D’Angelo, il terzo giocatore di sempre per presenze tra i «pro» nella storia gialloblù è Lorenzo D’Anna. Ieri, D’Anna raccontava: «Sto soffrendo anch’io. Penso che tutti, in questo momento, stiamo provando la stessa cosa. C’è dispiacere, c’è speranza che ogni cosa possa risolversi. Perdere il Chievo dai professionisti sarebbe una brutta botta». Dopo l’epopea clivense da difensore, D’Anna aveva salvato il Chievo nel rush finale della serie A 2017-2018, da allenatore, per poi essere esonerato all’inizio del campionato successivo, culminato nella retrocessione. «Senza cercare colpevoli, nel Chievo con l’andare del tempo sono un po’ venuti meno alcuni valori sportivi e umani che erano alla base agli inizi. Anche la partenza di Giovanni Sartori (l’ex ds ora all’Atalanta, ndr) celava qualcosa. Finché si è mantenuta la serie A la gestione è stata fatta bene, poi ci sono stati problemi. In questi momenti è umano pensare al perché di certi problemi e allo stesso tempo tornare con la mente ai bei periodi. Poi però rimane l’attualità e la situazione non è facile. Spero che tutto si possa risolvere».
L’ex Lorenzo D’Anna Sto soffrendo anche io, dispiace ma c’è speranza che tutto possa risolversi nella maniera migliore