Corriere di Verona

Dai bimbi a Zanzotto Operaestat­e per tutti

I prossimi appuntamen­ti. Un recital su Pagello e Sand

- Caterina Barone

Non trascura i piccoli spettatori Operaestat­e Festival di Bassano del Grappa e nella sezione «Minifest» a loro dedicata porta spettacoli per bambini dai tre anni in su. Stasera al Teatro al Castello Tito Gobbi alle 21.30 (in caso di pioggia al Teatro Remondini) è la volta di Spegni la luce, prodotto da La Piccionaia, e incentrato sulla paura del buio: in scena, gli artisti Aurora Candelli e Julio Escamilla, nel ruolo di due amici Op e Rio, giocano con dolcezza con pensieri ed emozioni molto vicini al mondo quotidiano dei bimbi e raccontano una storia sul valore dell’amicizia e l’importanza dell’aiuto reciproco, ma anche sulla fantasia. Con questi mezzi e la vicinanza di Rio, Op non smetterà di avere paura del buio, ma avrà acquisito degli strumenti per poterla gestire. Sempre stasera, nel Giardino del Teatro Accademico di Castelfran­co Veneto (Treviso) alle 21.20, va in scena Les Adieux, un racconto firmato da Luca Scarlini, che ne è anche interprete accompagna­to alla chitarra da Alberto Mesirca, e dedicato al triangolo amoroso tra Pietro Pagello (1807-1898), medico nato a Castelfran­co Veneto, la scrittrice George Sand e Alfred De Musset. Il medico e la scrittrice, infatti, si incontraro­no a Venezia, dove George Sand soggiornav­a in compagnia del suo amante. Pagello era stato chiamato al capezzale dello scrittore come medico curante all’Hotel Danieli, e lì visse una storia con Sand. De Musset tornò quindi a Parigi, dove raccontò della vicenda nel suo Confession­i di un figlio del secolo, e lo stesso fece la scrittrice in Elle et lui. Pagello seguì poi George Sand a Parigi, ma la relazione durò poco. Domani alle 21.20, appuntamen­to lungo le Rive del Brenta a Campolongo (Venezia): Vasco Mirandola affiancato dai musicisti Erica Boschiero e Sergio Marchesini rende omaggio alla poesia di Andrea Zanzotto, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Musica, canzoni e versi per una serata dal titolo Mancamento Azzurro. Gli artisti partono dall’ultima opera del poeta, Haiku for a season, dalla struttura essenziale e cercano un nuovo modo di «ascoltare» quei versi. Un approccio ardito, teso a rendere in musica la poesia di Zanzotto, la cui intrinseca musicalità è tale, secondo molti, da non poter sopportare nessuna forma di commento sonoro.

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In scena «Spegni la luce» prodotto da La Piccionaia e incentrato sulla paura del buio

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