Accordo a tre per sbloccare gli Scavi Scaligeri
Impraticabili da 6 anni. Comune, Cariverona e Sovrintendenza: aperti per l’estate prossima
Sono chiusi da 6 anni, ma dovrebbero riaprire i battenti a metà dell’anno prossimo, in tempo per la stagione turistica estiva 2022. Parliamo degli splendidi antri sotterranei degli Scavi Scaligeri, per i quali è stato firmato ieri un nuovo accordo tra il sindaco, Federico Sboarina, il presidente di Cariverona (proprietaria di Palazzo del Capitanio), Alessandro Mazzucco, e il Sovrintendente, Vincenzo Tinè. L’area degli Scavi è di proprietà statale e ospita il Centro internazionale di fotografia, mentre Fondazione Cariverona nel 2012 ha acquistato dal Comune il palazzo del Capitanio, che al piano terra ospitava la biglietteria e gli uffici del Centro. Per la riapertura del sito era necessario quindi prevedere un diverso percorso espositivo (e anche un diverso ingresso). La firma di ieri consente di bandire l’appalto per i lavori, che inizieranno in gennaio e dureranno 6 mesi, consentendo a veronesi e turisti di riappropriarsi di questo autentico gioiello culturale sin dalla prossima estate. I lavori saranno in parte finanziati dall’indennizzo di 900mila euro che Cariverona ha versato al Comune per l’anticipata liberazione del primo piano del Capitanio. L’importo complessivo sostenuto dal Comune è di 1,424 milioni.
Sboarina ha sottolineato che «in questi 4 anni di amministrazione, il recupero delle bellezze monumentali è stata una priorità, dal restauro dell’Arena a quello di Porta Nuova e dell’Arsenale, dove sono cominciati i lavori». Mazzucco ha ricordato che l’operazione-Capitanio gli era stata affidata a suo tempo da Paolo Biasi, che l’aveva avviata, aggiungendo che «quanto concluso oggi ci insegna che fare sistema porta risultati». E Tinè ha rilevato come a Verona «siano ben 40 i siti archeologici inseriti in percorsi importanti dal punto di vista culturale e turistico».