Curling, sì allo stadio Sci alpinismo tra le specialità
Cortina capitale del curling. Via libera al progetto del nuovo stadio del curling a Cortina, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. L’approvazione è arrivata ieri dalla Conferenza dei servizi, indetta dal commissario governativo alle opere Valerio Toniolo. Tutti gli enti hanno dato parere favorevole allo studio di fattibilità, che ha avuto dalla sottosegretaria alla Sport Valentina Vezzali il nullaosta all’integrazione del piano degli interventi, entro il 31 dicembre 2021. Il curling è uno degli sport del ghiaccio che sta riscuotendo forte successo. Ed è soddisfatto il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina: «È un passaggio fondamentale verso la realizzazione di un importante impianto sportivo che, oltre alle Olimpiadi offrirà un’opportunità ai tanti giovani che praticano questo sport». L’impianto sarà realizzato all’interno dell’attuale stadio del ghiaccio. Tre le piste previste, utilizzabili sia per l’agonistica che per sportivi dilettanti. Verrà creata anche una club house con bar, servizi e spazi ricreativi. E alle olimpiadi invernali ci sarà anche lo scialpinismo. Il comitato olimpico internazionale ha inserito la disciplina nel programma a cinque cerchi, già a partire dal 2026. Cinque gli eventi da medaglia: sprint e individuale maschile, sprint e individuale femminile e staffetta mista. Potranno partecipare 48 atleti in totale, 24 uomini e 24 donne, e il contingente dovrà rientrare fra i 2.900 atleti previsti per i Giochi. Soddisfatto il presidente della Fisi, Flavio Roda: «Una grande notizia per l’Italia, per la federazione e per la nostra nazionale di sci alpinismo, una delle più forti al mondo. Abbiamo campioni come Robert Antonioli, che ha già vinto quattro Coppe del mondo in carriera, come Michele Boscacci, come Davide Magnini e molti altri – aggiunge Roda -. Ora nella loro carriera c’è un obiettivo in più, e di grande prestigio internazionale». Lo scialpinismo è un altro degli sport della neve in grande crescita, anche a causa del lockdown che ha fermato lo sci tradizionale. Ma non ci sarà un sito olimpico a sé stante: lo scialpinismo andrà disputato in uno di quelli già identificati. «È un’occasione enorme – le parole del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin – ora lavoriamo per portare le gare a Belluno. Si tratta di uno sport assolutamente green, sostenibile e spettacolare. E lo sci in salita si presta ai nostri paesaggi da favola».