La Scaligera punta Casarin Tommasini va a Fabriano
La Scaligera pensa ad Andrea Casarin, classe 2003, guardia di serie A che ultimamente sta trovando pochissimo spazio a Treviso, dov’è in prestito biennale dalla Reyer Venezia. Sarebbe un colpo, per l’A2. E un’operazione under che non andrebbe a occupare posti per i tesseramenti senior, risvolto utile visto che uno slot, Verona, lo occuperà a breve con Spanghero e l’altro vorrebbe tenerselo libero come «assicurazione» in vista del prosieguo del torneo. Fattibilità dell’idea? I discorsi, per Casarin, sembrano abbastanza avanzati. Ma manca ancora il via libera. Nell’agenda di Treviso, salvo sorprese legate all’emergenza Covid, c’è il match europeo di domani contro i greci del Lavrio: Casarin, almeno fino ad allora, sarà un giocatore di Menetti. Diciottenne veneziano, grande atletismo, Casarin è un prodotto della Reyer e una guardia che può fare anche il play. Tra le sue doti il saper creare per gli altri e al contempo sfruttare a proprio vantaggio i pick&roll. Dopo aver debuttato nel massimo torneo con Venezia, Casarin s’è spostato l’estate scorsa a Treviso. Fin qui 2.1 punti in 11.5 minuti, con la Nutribullet. La contingenza, come detto, vuole che il giovane talento veneziano stia giocando poco: solo panchina, addirittura, nell’ultimo turno di campionato. È il segno di un percorso già esauritosi? Lui, in un’intervista recente, ha semplicemente dichiarato: «Mi alleno ogni giorno per farmi trovare pronto, ovvio che mi piacerebbe stare in campo sempre, tuttavia non posso andare contro le decisioni dell’allenatore». L’ideaCasarin s’inserisce in un contesto che fotografa una Verona vigile, in tema di possibili piste per rinforzarsi. Specie adesso che s’incassano i saluti di Claudio Tommasini. Trent’anni, Tommasini era stato firmato il 5 novembre scorso per due mesi.
Pur indietro di condizione, in sette gare è stato utilissimo: 4.6 punti, 2.4 rimbalzi, 1.7 assist in 21’ d’impiego medio. Con lui, Verona ha aumentato la stazza tra i portatori di palla e ammorbidito l’emergenza-playmaker. Tanto che pareva dovesse proseguire, il sodalizio, pur a fronte delle schiarite in regia con Ramagli che ritrova Caroti e attende da qui a tre gare di schierare Spanghero. Ma Tommasini, due giorni fa, ha scelto di accettare l’offerta di Fabriano, dove avrà garanzie d’impiego elevato. La certezza, aspettando di tesserare Spanghero, è che Verona — quarta nel girone Rosso di A2 — avrà un solo regista puro, cioè Caroti, sia contro Ferrara che contro Cento. Parliamo delle prossime due gare, entrambe casalinghe. Quella di domenica deciderà l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia.