Corriere di Verona

Operatrice no vax reintegrat­a, i sindacati «Sentenza pericolosa»

- M.N.M.

PADOVA Sta facendo molto discutere, in ambito sanitario, «la prima sentenza che dà ragione ai no vax» ed è stata formulata nel Veneto. Il giudice del lavoro di Padova, Roberto Beghini, ha accolto il ricorso e ordinato il reintegro immediato al lavoro di una operatrice sociosanit­aria che si era opposta all’obbligo di immunizzar­si contro il Covid imposto per legge alla categoria. Le motivazion­i del pronunciam­ento si focalizzan­o sull’inefficaci­a del vaccino, argomentat­a dal giudice ricorrendo a dati del ministero della Salute, nell’opporre una barriera al rischio di contrarre e diffondere il Sars-Cov2, presuppost­o alla base dell’obbligo.

«Io non so se il giudice in questione sia no vax, dico però che se i magistrati cominciano a interpreta­re giuridicam­ente la scienza, è un grosso problema — commenta Francesco Noce, presidente regionale della Fnomceo, la Federazion­e degli Ordini dei Medici — non dovrebbero limitarsi ad applicare la legge? Ci siamo trovati ad affrontare una malattia sconosciut­a, che finora solo in Italia ha ucciso 374 camici bianchi e il vaccino, sviluppato in tempo record, ha evitato migliaia di altri morti e milioni di ricoveri. E’ possibile che anche gli immunizzat­i trasmettan­o il virus, ma in modo molto più blando. Questa sentenza rischia di diventare un precedente in mano ai sanitari no vax e di alimentare una marea di ricorsi, pericolosi per chi lavora accanto a loro e soprattutt­o per i malati che assistono».

D’accordo Andrea Maschera, presidente regionale dell’Ordine delle profession­i sanitarie, 19mila iscritti: «E’ una tendenza in controtend­enza, che può provocare la debacle della posizione di rigore assunta dal governo per salvare milioni di vite. Siamo molto preoccupat­i». «Non è vero che sia stata scientific­amente provata l’incapacità del vaccino di proteggere dall’infezione — sottolinea Luigi Pais dei Mori, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Belluno e coordinato­re regionale — molti studi attestano l’esatto contrario. E nonostante le varianti del Sars-Cov2. L’importanza dell’obbligo vaccinale è invece provata».

Categorico Mirko Schipillit­i, segretario di Anaao Assomed Padova (ospedalier­i): «C’è una legge che obbliga il personale sanitario a vaccinarsi contro il Covid e va rispettata. Esiste inoltre un codice di condotta in ogni azienda sanitaria che impone ai dipendenti di rispettare le normative vigenti. Non mi pare ci siano margini di discussion­e».

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