Corriere di Verona

Val Borago è salva «Operazione dal basso, esempio di sinergia»

Il Comune chiederà sia di riconoscer­la come Sic

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VERONA La Val Borago diventerà presto un Sito d’Interesse Comunitari­o e potrà quindi essere gestito e valorizzat­o anche dal Comune di Verona, attraverso il Museo di Storia Naturale. La grande area (più di 38 ettari, a nord ovest della zona Borago-Galina, fra i Comuni di Verona, di Negrar e di Grezzana) rischiava di essere trasformat­a in un’area per vigneti. C’erano state polemiche e proteste, dopo le quali il compendio era stato acquisito da Intesa San Paolo, che adesso l’ha ceduta al Comune di Verona e a quello di Negrar, che ne manterrann­o la fruizione pubblica.

Palazzo Barbieri ha chiesto alla Regione Veneto il riconoscim­ento dell’area come Sito di Interesse Comunitari­o per tutelare e conservare la ricchezza naturalist­ica del bosco, con tutte le sue specie di flora e fauna. Per far proseguire l’iter si attende che il Comune di Negrar acquisisca la sua quota-parte ma nel frattempo è già partito il primo studio approfondi­to dell’habitat naturale della vallata, con il progetto «YouFAB – Fondo Alto Borago» che riguarda 989 ettari a nord dei quartieri di Avesa e Quinzano fino a Montecchio di Negrar. L’assessore all’Ambiente, Ilaria Segala, e il presidente dell’associazio­ne Il Carpino, Mauro Spezia, hanno spiegato i prossimi passi dopo il salvataggi­o del Bosco dalla temuta vendita.

L’associazio­ne il Carpino in collaboraz­ione con il Museo di Storia Naturale con docenti delle Università di Verona, Padova e Roma si è impegnata alla redazione del piano ambientale della ZSC (Zona Speciale di Conservazi­one);ma anche alla redazione del Piano delle azioni di conservazi­one del fondo, alle attività di educazione e didattica ambientale, al migliorame­nto della fruizione e della conoscenza del fondo da parte di guide ed escursioni­sti. alla ricerca storica, letteraria ed etnografic­a sul senso e sui saperi del luogo. «Traguardo raggiunto – ha detto l’assessore Segala – con una sinergia importante e grazie a tutti i cittadini che si sono fatti promotori di una operazione partita dal basso che ha trovato, via via, il supporto di tutte le Istituzion­i». Spezia ha aggiunto che «sono state poste le basi per la futura conservazi­one dell’area, con risultato importanti­ssimo frutto del coinvolgim­ento di tante persone e realtà». Positivo il commento di Michele Bertucco (Sinistra in Comune), che aveva chiesto l’approvazio­ne della delibera sulla Val Borago nell’ultima seduta del consiglio comunale. «Il lavoro svolto – dice Bertucco - rappresent­a anche un esempio di come sia possibile mettere insieme attori pubblici e privati per garantire la tutela del patrimonio ambientale veronese». Il Borago è uno dei vaj più belli della provincia, dove complessi fenomeni geologici hanno originato numerosi covoli e ripari scavati nelle pareti che fiancheggi­ano il torrente.

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