Corriere di Verona

Calenda: «Tommasi la persona giusta» Pd: lista a metà rosa

Affondo del leader di Azione contro i 5S: mai con loro. I dem candidano 18 donne

- L. A.

VERONA «Dicono che potevamo allearci anche con Tosi? Non ci abbiamo pensato neanche per un minuto: a Verona serve cambiare, e Damiano Tommasi è la persona giusta, perché gli “eterni ritorni” non portano mai niente di buono». Carlo Calenda spiega così la scelta di Azione di appoggiare il candidato sindaco del centrosini­stra («anche accettando — aggiunge — una coalizione politica più ampia di quella che noi avremmo voluto»). E lo fa in una conferenza stampa davvero bifronte: da un lato Tommasi, come sempre pacato e tranquillo, dall’altro il leader di Azione, scoppietta­nte e a tratti durissimo, specialmen­te quando parla dei cinquestel­le al cui simbolo qui a Verona ha messo il veto e che dice di considerar­e più «ostili» anche rispetto alla Lega.

«Azione è ostile al M5S — ribadisce — mentre sulla Lega discutiamo: dipende se è una Lega di governo, come quella che avete qui in Veneto, o se è una Lega che sta con gli sgangherat­i sovranisti di FdI. Per capirci, Giorgetti sì, Salvini no». E ancora sui cinquestel­le: «Io — tuona Calenda — ho una grandissim­a difficoltà ad avere Azione accanto a quella roba che sembra l’insegna di un hotel con le stelle: è contrario al nostro Dna, e quindi il fatto che non ci sia, va bene». Quanto ai candidati pentastell­ati in lista con Tommasi «non mi importa niente: mi importa che non ci sia M5S come nucleo politico che dice di no a tutto e in particolar­e agli investimen­ti».

Tommasi è lì accanto, incassa i compliment­i di Calenda (che gli affida il compito «di svegliare un po’ Verona, con un programma serio e pragmatico e con l’obiettivo preciso di vincere») ma punta decisament­e su toni più ecumenici. «Da sempre — racconta — sia quando guidavo il sindacato calciatori, sia quando ero capitano di qualche squadra, ho sempre lavorato per rappresent­are tutti, e mi sono sempre preoccupat­o che nessuno potesse sentirsi meno rappresent­ato di altri. Ed in questa coalizione non esiste alcun singolo partito di cui non sarei lieto di essere il candidato sindaco».

In mattinata, in piazza San Zeno, c’era stata la presentazi­one ufficiale della lista del Pd. Sorrisi, impegni, parole beneaugura­nti del segretario provincial­e, Maurizio Facincani, poi la foto di gruppo (senza Tommasi, assente per impegni precedenti). La lista presenta 18 candidatur­e maschili e 18 femminili e ha al suo interno i consiglier­i uscenti Federico Benini, Elisa La Paglia, Stefano Vallani, i due parlamenta­ri Alessia Rotta e Gianni Dal Moro e due presidenti di circoscriz­ione: Elisa Dalle Pezze e Carlo Badalini.

A proposito di candidati, nelle liste pubblicate domenica dal nostro giornale, per un disguido tipografic­o, mancavano i nomi di 10 candidati di Insieme per Verona, che sono Gennaro Pasquariel­lo, Paola Piva, Paolo Ricci, Cristina Piva, Fabio Salandini, Clara Polinelli, Jack Salbego, Francesca Solinas, Lucillo Saorin, Daniela Zamboni e Luigi Vesentini.

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(Foto Sartori) Verso il voto Ieri il leader di Azione Carlo Calenda era a Verona a sostegno della candidatur­a di Damiano Tommasi A fianco, la lista del Pd ieri presentata a San Zeno
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