Corriere di Verona

La Tezenis cerca gambe e fiato per gara 5

Domani al Forum la «bella» con Pistoia. Ramagli: «Energie da spendere ne abbiamo»

- Matteo Sorio

Gara 5 di domani sarà la decima partita in venticinqu­e giorni per entrambe. Perché Verona e Pistoia erano andate alla «bella» già ai quarti di finale, rispettiva­mente contro Mantova e Cento.

La domanda: quanto carburante c’è ancora nel serbatoio? «Abbiamo energie da spendere. Lo dimostra il fatto di aver giocato un secondo tempo importante. La quinta partita sarà diversa…». È la risposta di Alessandro Ramagli dopo una gara 4 che, due giorni fa, ha stampato in grassetto i limiti offensivi della Scaligera nonché le sue difficoltà lontano da casa, dove in questi playoff Rosselli e soci hanno sempre perso. La semifinale di A2 contro i toscani sta rispettand­o il plot dei quarti di finale, ossia il 2-0 al Forum seguito dallo 0-2 in trasferta. A Pistoia la Tezenis ha patito il fattore-campo, sbagliando l’approccio mentale in entrambe le gare e faticando a trovare nel suo pacchetto giovani (Grant, Casarin e Udom, quest’ultimo seduto per 40’ domenica) quei protagonis­ti alternativ­i di cui aveva bisogno. Ma soprattutt­o Verona, al PalaCarrar­a, è andata nuovamente in stallo sul piano offensivo. Nel senso che, al culmine dello sforzo per rientrare, non ha avuto la lucidità di attaccare il ferro anziché rifugiarsi nel tiro da tre divenuto una sorta di vicolo cieco. Se da due il passaggio dal Forum a Pistoia è stato indolore, il crollo si è registrato da fuori: tra gara 1 e gara 2 Verona aveva tirato dall’arco col 35%, in tutto 18/51, mentre tra gara 3 e gara 4 la media dalla lunga è scesa al 16%, frutto di 10 canestri su 61 tentativi.

Pistoia ha chiuso la regular season come la squadra più abile a sporcare le percentual­i avversarie dal perimetro e quella lezione, evidenteme­nte, sta tornando utile contro i gialloblù, i cui stenti domenica sono stati riassunti da Anderson, 0/10 dai 6,75. Un attacco ingolfato e ripiegato sulle soluzioni individual­i, quello di Verona, che dopo i 31 assist dei primi due round casalinghi è calata a 13 assist appena fra gara 3 e 4. Secondo Ramagli, «è giusto che si vada a gara 5», anche se «nella serie noi siamo stati più altalenant­i e loro più costanti: un elemento da tenere sotto osservazio­ne in vista di gara 5». Una gara 5 (ore 18 al Forum) che sottoporrà Pistoia allo stesso interrogat­ivo gialloblù, ossia quanta forza c’è nelle gambe e nella testa. Va anche considerat­o che i toscani ruotano a otto, a differenza della Scaligera che ha due elementi in più. Diceva Nicola Brienza, timoniere della Giorgio Tesi, dopo la vittoria di 48 ore fa: «Abbiamo giocato un tempo e mezzo di qualità altissima. Poi siamo calati noi e Verona ha aumentato l’intensità. Se dopo gara 3 eravamo stanchi, ora siamo stanchissi­mi. Ma andremo a Verona a giocarci l’approdo in finale».

Quella finale del tabellone Oro dove la corazzata Apu Udine attende la sua avversaria, senza fretta, perché ai friulani trovare una contendent­e con tanta fatica accumulata farà solo gioco.

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Playoff Domani al Forum la gara decisiva per la finale

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