Agsm-Aim: due milioni di premio ai dipendenti
Il presidente Casali: «Grazie a tutti». I sindacati: «Riconoscimento tra i più bassi nelle multiutility»
VERONA Due milioni di euro di premio-produzione, a luglio, per i circa 2mila dipendenti di Agsm Aim. La notizia l’ha data l’azienda che fornisce elettricità e gas, ieri. Includendo, in una nota, alcuni dati sul 2021 come le «190 assunzioni all’interno di una “popolazione aziendale” che vede il 94% dei contratti a tempo indeterminato e il 96% dei lavoratori residenti in Veneto».
Sponda sindacale Claudia Piccolo, segretario Flaei Cisl di Verona e Vicenza oltre che componente Rsu, spiega che «come Rsu abbiamo già chiesto che la crescita aziendale abbia una ricaduta sui premi di produzione per i lavoratori» e aggiunge che «i 2 milioni di euro di premio che saranno stanziati a luglio rientrano nel contratto e sono frutto di un accordo sindacale fatto nel 2021».
Precisa poi, Piccolo, come «il premio in Agsm Aim rimane a oggi uno dei più bassi nel settore delle multi-utility». Da Agsm Aim fanno anche sapere che dallo scorso aprile, per gli impiegati, è stata inserita la possibilità di lavorare fino a due giorni a settimana in smart working e che al momento quella formula è stata scelta dal 60% dei collaboratori dell’azienda, cioè oltre uno su due. «È grazie soprattutto a tutti i lavoratori se nel 2021 abbiamo chiuso un bilancio record, ben al di sopra delle aspettative, e se siamo stati in grado di distribuire ai nostri soci, i comuni di Verona e di Vicenza, degli utili che andranno a beneficio di tutti i cittadini», così il presidente di Agsm Aim, Stefano Casali, nel dare comunicazione di quel premio di produzione (nel caso dell’azienda il premio lo si può anche convertire in welfare ottenendo agevolazioni sottoforma di voucher spendibili in formazione, viaggi, cultura, scuola, sanità e altro).
Intanto sul fronte politico il consigliere comunale di Sinistra in Comune, Michele Bertucco, ricorda e ribadisce in generale la propria richiesta, a proposito di Agsm Aim, di «utilizzare eventuali soldi a disposizione, laddove ci fossero, per intervenire sulle bollette aiutando le fasce più deboli della popolazione, vista la situazione particolarmente difficile per le famiglie».