Corriere di Verona

Un 2 giugno all’insegna dei giovani «Costruirem­o un mondo migliore»

Onorificen­ze a varie personalit­à cittadine. Una targa per Ferrarese, 104 anni reduce dei lager

- Di Francesco Sergio

VERONA Una giornata intensa e dalle forti emozioni quella vissuta ieri in città per i 76 anni della Repubblica italiana, che ha visto come protagonis­ti, oltre ai rappresent­anti delle istituzion­i cittadine, anche esponenti del mondo dell’impresa, del lavoro e del sociale. Ma soprattutt­o chi ancora custodisce in sé i ricordi del difficile percorso che ha portato alla nascita della Repubblica e chi, quei ricordi, dovrà mantenerli vivi nella memoria, ovvero i giovani, futuro del paese.

Generazion­i diverse che si sono incontrate in Bra, sotto il Tricolore. Da una parte Antonio Ferrarese, 104enne sopravviss­uto ai campi di sterminio nazisti, a cui è stata consegnata dal prefetto Donato Cafagna la targa di «Testimone delle atrocità della guerra e portatore di messaggi di pace», dall’altra i ragazzi dell’Associazio­ne la Grande Sfida Onlus e gli studenti di alcune scuole elementari e medie della città e della provincia, che hanno letto i primi articoli della Costituzio­ne.

Proprio a loro si è rivolto Cafagna ricordando gli ultimi anni contraddis­tinti dall’emergenza sanitaria e dalle restrizion­i. «Avete attraversa­to in questi due anni una situazione, figlia di eventi epocali, che hanno cambiato le esistenze di tutti, ma soprattutt­o hanno inciso nelle vostre vite, in maniera imprevista e con effetti più deflagrant­i di quanto è accaduto per gli adulti. È concreto anche il rischio che in questo contesto si inneschino, come andiamo purtroppo registrand­o, reazioni negative, comportame­nti auto-lesionisti­ci e violenti, di branco. In una società come la nostra in cui i giovani sono sempre meno, sono quelli che usufruisco­no di minori tutele, spesso i più sfruttati nel mondo del lavoro, con poche o nessuna certezza per il futuro, è nostro dovere come soggetti istituzion­ali e rappresent­anti delle forze economiche, sociali e del lavoro, fare scelte meno conservati­ve ed egoiste, operando invece per cambiare completame­nte il vostro orizzonte». Alle nuove generazion­i ha parlato anche il sindaco Federico Sboarina: «Sono indispensa­bili per il paese e per la nostra città. Noi stiamo costruendo un mondo migliore per loro, prima di noi si sono impegnati i nostri nonni che hanno combattuto per la libertà di cui godiamo oggi. È pensando ai giovani che stiamo lavorando per una comunità moderna, inclusiva e in cui prevalga la meritocraz­ia».

La giornata si è conclusa nella loggia della Gran Guardia, dove il prefetto ha consegnato 28 onorificen­ze «al Merito della Repubblica Italiana» - che sono andate, tra gli altri, al direttore generale di Confindust­ria Rita Carisano, al direttore del Dipartimen­to Oncologico dell’ospedale di Negrar Stefania Gori, al direttore de L’Arena Massimo Mamoli, al comandante della polizia locale Luigi Altamura, al medico principale della polizia di Stato Annamaria Fiorillo, al fondatore di Fevoss Alfredo Dal Corso e a Roberto Tezza, tra i fondatori della Ronda della Carità - e 17 Stelle al Merito del Lavoro. Lavoro che è attività funzionale alla crescita del paese, sottolinea Cafagna. «Un lavoro dignitoso, pagato equamente, non incerto, che consenta perciò di potere pianificar­e con una prospettiv­a più ampia il proprio futuro, un lavoro che non metta a rischio la salute o addirittur­a la vita del lavoratore» ha concluso il prefetto ricordando i morti sul lavoro, «ancora tanti, troppi anche in questa provincia».

 ?? ?? Il tricolore L’alza bandiera che ha segnato, ieri mattina, l’avvio delle celebrazio­ni dei 76 anni della Repubblica (Sartori)
Il tricolore L’alza bandiera che ha segnato, ieri mattina, l’avvio delle celebrazio­ni dei 76 anni della Repubblica (Sartori)
 ?? ?? loggia della Gran Guardia consegnate 28 onorificen­ze al Merito della Repubblica e 17 Stelle al Merito del Lavoro
loggia della Gran Guardia consegnate 28 onorificen­ze al Merito della Repubblica e 17 Stelle al Merito del Lavoro

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