Inciampa in Altavia e precipita per 50 metri muore un’escursionista
BELLUNO Un inciampo banale. Ma fatale. Una tragica disattenzione è costata ieri la vita a Cristina Gallon, 55 anni, residente a Feltre, nel Bellunese, precipitata per una cinquantina di metri dal sentiero 801, che dal rifugio Dal Piaz arriva al rifugio Boz.
Siamo nelle Vette Feltrine, in pieno patrimonio Unesco, lungo l’Altavia numero 2, che da Bressanone arriva proprio a Feltre. Una delle più frequentate, d’estate, dagli escursionisti di tutto il mondo. Intorno al mezzogiorno di ieri Cristina Gallon stava percorrendo, assieme ad un’amica, proprio un tratto di Altavia quando, passando sotto la cima del Monte Zoccarè Alto, verso la Val Canzoi, è inciampata su una roccia. Alla scena ha assistito, attonita, l’amica, che la seguiva da vicino e che ha visto Gallon perdere il passo per poi cadere di lato, nel dirupo. Dopo averla chiamata più volte, senza ricevere risposta e non vedendola risalire sul sentiero, la donna, sotto shock ma senza farsi prendere dal panico, ha a quel punto allertato il 118. Con la possibilità che l’intervento fosse ostacolato dalla nebbia, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, dopo aver individuato il luogo dell’incidente e aver calato con un verricello il tecnico di elisoccorso, è volato alla piazzola di Soranzen a imbarcare tre tecnici del Soccorso alpino di Feltre. I soccorritori sono quindi scesi nel punto in cui si trovava il corpo della donna, mentre il tecnico di elisoccorso provvedeva al recupero dell’amica rimasta sul sentiero. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata messa in barella, per essere poi trasportata a Soranzen e affidata al carro funebre. Sul posto i familiari e i carabinieri. Cristina Gallon è la terza vittima in montagna nel Bellunese nel mese di giugno appena iniziato. Le altre due, entrambe in Alpago, mercoledì scorso, 1 giugno. La prima, Gianluca Barattin, 49enne di Chies d’Alpago, ha perso la vita cadendo dall’albero dove si era appostato per una battuta di caccia notturna al cinghiale. L’altra vittima, Severino Pierobon, 73 anni, è stato invece ritrovato senza vita sul Monte Dolada. Ad ucciderlo, anche in questo caso, una scivolata rivelatasi fatale.