E Tosi chiede un confronto «vero» con l'avversario
«Ora un faccia a faccia». La risposta: «No ai duelli»
VERONA «Chiedo un confronto in pubblico con Sboarina, ma che sia un confronto vero, aperto, non come quelli che sono stati fatti finora». Dalle scalinate di palazzo Barbieri, Flavio Tosi spiega che «tutti gli incontri di queste settimane coi candidati a sindaco – spiega Tosi – sono stati, per cos’ dire, preconfezionati: domande pre-concordate, tempi prefissati, nessuna possibilità di botta e risposta. Già il fatto di fare sfilare tutti e sei i candidati è dispersivo – aggiunge Tosi – mentre il sale della democrazie è il confronto vero, faccia a faccia».
A stretto giro di posta, la replica di Sboarina: «No ai duelli – dice il sindaco - che creano lacerazioni, alzano inutilmente i toni, fomentano le tifoserie, non fanno il bene della città, stufano l’elettorato e non sono da centrodestra. Ho partecipato a numerosi confronti pubblici coi candidati a sindaco – prosegue Sboarina - e continuerò a farlo, per mettere i veronesi nelle condizioni di comprendere al meglio la visione di città di ciascuno: il mio stile e quello della coalizione che mi onoro di rappresentare non è fatto d’odio né di rancori personali. Peraltro – conclude - l’unico nostro rivale politico è la sinistra rappresentata da Damiano Tommasi, un’aggregazione di sigle che vuole includere tutto e il contrario di tutto, il fallimento che Verona ha già vissuto tra il 2002 e il 2007, la cui riproposizione paralizzerebbe la città proprio nel momento in cui è ripartita più forte di prima». (l.a.)
Tosi Quelli fatti finora sono stati confezionati con domande concordate