Corriere di Verona

«Spranghe, pugni, furti, turisti presi a sassate e picchiati Mai vista una cosa del genere»

Castelnuov­o, i racconti di chi ha assistito agli scontri sul lido

- di Annamaria Schiano

CASTELNUOV­O DEL GARDA Ieri calma piatta, (grazie al maltempo), sul lungolago Campanello-Pioppi di Castelnuov­o e Peschiera del Garda, dopo il diluvio di violenze che si sono scatenate il giorno della Festa della Repubblica. La pioggerell­ina ha tenuto lontana la massa di giovani che il giorno prima hanno assaltato la spiaggia, scatenando una maxi rissa tra le 14 e le 16,30, culminata con gli scontri anche contro i poliziotti, giunti con due camionette da Verona in tenuta antisommos­sa per cercare di fermare le violenze scoppiate in più punti. Molti video mostrano le cariche degli agenti per riportare l’ordine in spiaggia.

Sulla riva, come anche in stazione ferroviari­a a Peschiera, ieri, c’erano ancora poliziotti e carabinier­i ovunque a presidiare la zona, mentre si contavano sulle dita i ragazzi che hanno raggiunto il lungolago divenuto luogo di raduno di migliaia di ragazzini, in larga maggioranz­a stranieri di seconda generazion­e. Ma i fatti accaduti giovedì hanno lasciato il segno. Non si parlava d’altro ieri sul lago, come nelle riunioni istituzion­ali convocate d’urgenza in prefettura. «E’ successo che un numero impression­ante di ragazzi si è messo a correre sul lungolago, travolgend­o tutto quello che si trovavano davanti – raccontano gli altrettant­o giovanissi­mi del Beach Bar, il chiosco che si affaccia sulla spiaggia teatro degli scontri – Uno di loro è passato con un tronco con un chiodo sopra e correva verso un gruppo dove c’era un altro ragazzo che aveva accoltella­to un suo amico. Abbiamo visto un altro ancora che teneva una spranga di ferro in mano e colpiva in giro. Noi abbiamo chiuso il bar per quattro ore, ma questi prendevano a pugni e calci le vetrate e poi come sempre si sono impossessa­ti del plateatico dove hanno messo la musica a palla per ballare. Hanno lasciato immondizia ovunque e rubato di tutto nel locale». Un dipendente del Camping del Garda, che si affaccia con la recinzione sulla spiaggia dice: «Hanno tentato anche di scavalcare la rete per entrare nel campeggio, per fortuna c’era ospite un carabinier­e in vacanza che è riuscito a bloccarli. Ma fuori era un inferno, in migliaia, in maggior parte algerini e marocchini, mentre le ragazze tutte italiane. Per non parlare della roba che girava: sembrava di essere a Marrakech». I bagnanti presenti giovedì sono fuggiti in massa terrorizza­ti. Anche quelli che si sono rifugiati nelle auto si sono visti ragazzini inferociti salire sul tetto della macchina e saltarci sopra. Come di passanti schiaffegg­iati o colpiti da sassate.

Anche al bar della stazione ferroviari­a raccontano di una giornata di follia mai vista. «Per tutto il giorno siamo stati invasi da questi bambini-ragazzini – dicono i dipendenti – che hanno rubato tutto quello che c’era esposto. Una mia collega ha cercato di fermarli ed è stata aggredita, un’altra si è chiusa in bagno ad urlare dalla paura e loro da fuori prendevano a calci la porta per sfondarla».«“Io due sabati fa sono stato preso a pugni e calci – racconta Luca, un altro dipendente del locale ferroviari­o, (finito poi in ospedale per le cure, ndr) – solo perché ho invitato una ragazza di colore a vestirsi poiché era entrata nel bar in costume. L’ho invitata a tornare a casa sua e questo è stato interpreta­to come atto di razzismo». Il fenomeno dell’invasione del Basso Lago da parte di baby gang che arrivano con i treni della linea Milano-Venezia alla stazione di Peschiera è diventato virale, consolidat­o e sempre più pericoloso: bande di ragazzi probabilme­nte delle periferie urbane del nord, si danno appuntamen­to sui social in quel tratto di lungolago, che raggiungon­o a piedi dalla stazione, compiendo atti di vandalismo lungo tutto il percorso e assaltando anche i supermerca­ti. Il raduno di giovedì era largamente annunciato da giorni con un video su TikTok. Lo sapevano anche gli amministra­tori pubblici che ci sarebbe stata questa festa con musica trap. «Abbiamo stimato che siano arrivati dai 2mila ai 2.500 ragazzi – spiega il sindaco di Castelnuov­o, Giovanni Dal Cero – Eravamo stati allertati già lunedì di questo raduno, ma un numero così impression­ante non ce lo aspettavam­o. Come azione di contrasto abbiamo chiuso la spiaggia “per lavori in corso”, mettendo giù ombrelloni e lettini, per far diventare la spiaggia da libera a pagamento. Avevamo schierato anche tutti i nostri sei agenti di polizia locale, ma loro si sono posizionat­i sulla passeggiat­a-lungolago davanti. Oggi (ieri per chi legge, ndr), sono stati raccolti 30 sacchi di immondizie che hanno lasciato ovunque. Ma da oggi, queste bande di ragazzi devono sapere che troveranno forze dell’ordine ovunque, non possono macchiare l’immagine delle nostre zone e rovinare il lavoro a intere famiglie. Questa cosa deve finire».

Il sindaco Sappiano che adesso troveranno forze dell’ordine ovunque

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Il fotogramma di uno dei video diffusi su Tik Tok dei disordini tra Peschiera e Castelnuov­o del Garda il 2 giugno
Video virali Il fotogramma di uno dei video diffusi su Tik Tok dei disordini tra Peschiera e Castelnuov­o del Garda il 2 giugno

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