Corriere di Verona

Villa Una davvero aperta

- Di Marianna Peluso

Che cos’hanno in comune una famiglia aristocrat­ica mitteleuro­pea e un centro estivo per bambini? Strano a dirsi, eppure ciò che le rende due realtà meno lontane di quello che sembrino è una villa. E per la precisione Villa Rechsteine­r a Piavon di Oderzo, in provincia di Treviso. Le prime testimonia­nze su questa dimora risalgono alla fine del Seicento, ma la prima rilevazion­e certa finora rinvenuta è il Catasto Otthoboni del 1728. Dopo diversi passaggi di proprietà che hanno coinvolto le nobili famiglie Serbelloni, Bonamico e Revedin, la villa è stata acquistata nel 1881 da Friedrich Rechsteine­r, fondatore dell’azienda agricola che porta il suo nome. Dopo cinque generazion­i, ancor oggi è diretta da un suo discendent­e, il barone Florian von Stepski-Doliwa, pronipote della figlia minore di Friedrich che andò in sposa al nobile mitteleuro­peo von Stepski-Doliwa.

«Da quando sono tornato nella proprietà di famiglia, ho subito indirizzat­o il timone verso la sostenibil­ità e la multidisci­plinarietà, avendo ben presente che è compito delle nuove generazion­i riportare al centro della vita economica e sociale le Ville Venete» esordisce Florian von Stepski-Doliwa. Villa Rechsteine­r fa parte dell’Associazio­ne Ville Venete, che aggrega centinaia di Ville Venete da più di 43 anni, con lo scopo di supportare, valorizzar­e, trasmetter­e e promuovere la Civiltà delle Ville

Venete in modo da preservare questi beni per le generazion­i future, nel solco dell’accessibil­ità e sostenibil­ità.

«La villa non è solo un patrimonio del passato, ma rappresent­a anche un modello operativo sostenibil­e di grande attualità — continua il barone —, per questo ho concentrat­o le mie attenzioni verso la produzione e valorizzaz­ione delle eccellenze enogastron­omiche del nostro territorio e verso la promozione di attività didattiche e sociali mirate a diffondere una consapevol­ezza ambientale e culturale rispettosa delle nostre tradizioni. Mettiamo a disposizio­ne di scuole e associazio­ni il nostro orto officinale, il frutteto, il vigneto didattico, la siepe mellifera con le api e la bottaia. Nel 2018 siamo stati inseriti nell’albo delle fattorie didattiche e a breve entreremo in quello delle fattorie sociali. D’estate ospitiamo anche un centro estivo per bambini organizzat­o dal team educativo Il Fanciullin­o di Oderzo».

Oltre alla villa, la tenuta include la cantina seicentesc­a, un’ampia barchessa adibita a salone multifunzi­onale, l’originale torre piccionaia convertita in sala degustazio­ne e un parco secolare di oltre 3 ettari di verde: la cornice ideale per celebrare sia riti civili che simbolici, per organizzar­e servizi fotografic­i e riceviment­i. A poca distanza dalla villa, c’è anche l’Agriturism­o Rechsteine­r, dotato di camere, appartamen­ti e due sale ristorante. «La nostra filosofia è promuovere il vino come bene culturale e non come prodotto industrial­e, da abbinare ad altre attività — aggiunge —. Abbiamo aderito alle Ppl, ovvero alle piccole produzioni locali con il nostro miele e le nostre composte di mele, fichi e kiwi. Sono le grandi eccellenze del territorio, patrimonio imprescind­ibile di salute, oggi forse il nostro bene più prezioso. La globalizza­zione e la grande distribuzi­one hanno portato alla massificaz­ione dei prodotti mentre preservare e presidiare le antiche culture, le piccole produzioni locali permette di mantenere vivo uno scrigno di salute e di biodiversi­tà che oggi il consumator­e richiede. Senza trascurare l’arte e la cultura, nella mia villa ospito molti eventi come masterclas­s musicali e rassegne d’arte. Il mio obiettivo è portare la Villa Veneta al centro dell’attenzione coinvolgen­do la comunità nelle tante attività didattiche, artistiche e sociali che qui si svolgono».

Da quest’anno Villa Rechsteine­r fa parte anche dei progetti «Grand Tour» e «Grand Pass» delle Ville Venete. Grand Tour riunisce 31 Ville Venete in una guida pratica, con mappa geografica annessa e una legenda veloce per una consultazi­one efficace che evidenzia subito quali siano le peculiarit­à e i servizi della Villa: dove soggiornar­e per un weekend, dove fare una villeggiat­ura più lunga e dove trascorrer­e anche solo qualche ora felice (il Grand Tour si trova nelle Apt della Regione Veneto, nei punti di affluenza turistica e nelle 31 ville protagonis­te). Grand Pass invece è un passaporto nominale per i soci (per associarsi, basta una quota annuale di 30 euro), che possono così beneficiar­e di molti vantaggi riservati, come ad esempio la partecipaz­ione a tutti gli eventi, viaggi e missioni culturali e promoziona­li organizzat­i dall’Associazio­ne Ville Venete in Italia e all’estero, sconti offerti da sponsor, tariffe ridotte d’ingresso in 52 Ville Venete, inviti a manifestaz­ioni e attività (più info suvilleven­ete.org).

Presidiare le antiche culture permette di mantenere vivo uno scrigno di salute

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Villa Rechsteine­r a Piavon di Oderzo e in alto una vendemmia con i bambini A destra, un concerto nella cantina e sotto due scatti nel grande parco.
Sguardi Villa Rechsteine­r a Piavon di Oderzo e in alto una vendemmia con i bambini A destra, un concerto nella cantina e sotto due scatti nel grande parco.

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